Una donna di circa trent’anni del Sulcis è stata ricoverata due giorni fa al Santissima Trinità di Cagliari per una sospetta Leishmaniosi viscerale. Dopo essere stata visitata al Brotzu, visti i sintomi, era stata subito trasferita al reparto malattie infettive del Santissima Trinità.

«Aveva dei sintomi che facevano pensare alla Leishmaniosi – ha spiegato Sandro Piga, responsabile dell’Unità operativa malattie infettive dell’ospedale cagliaritano – .Abbiamo  effettuato subito gli accertamenti, ma dall’esame sul midollo non arrivano indicazioni che si tratti di un caso di Leishmaniosi viscerale. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare l’esatta patologia prima di utilizzare farmaci specifici».

Le condizioni della donna al momento non paiono gravi e i medici sono ottimisti sul suo stato di salute. per il momento presenta una lieve insufficienza renale. Venerdì, dopo i risultati di alcuni esami, si capirà se la donna sia effettivamente affetta da Leishmaniosi. 

Pomodori e Campidano: un connubio inscindibile di un’eccellenza tipica di questo territorio.

Così come inscindibile è il rapporto dei sardi con un’azienda della zona che ha standardizzato (tra le prime) la lavorazione delle conserve di pomodoro: la Casar di Serramanna.

Queste foto, pubblicate sulla pagina Facebook dell’azienda campidanese, raccontano di un passato che in tanti (e soprattutto in tante) ricordano benissimo. Centinaia di donne nelle fabbriche di Serramanna alle prese con la preparazione di pelati, concentrati e passate. Una preziosa testimonianza delle origini della grande industria alimentare nell’Isola.