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“Grazie Sasha per avermi fatto vivere 8 anni bellissimi”, la struggente lettera d’addio all’anziana cagnetta

Quando un cane ci lascia si riesce a percepire in pieno che quel dolore è un dolore vero. Perchè l’amore per un cane è una forma completamente pura di sentimento, non macchiata da rabbia, rimorso, invidia. E’ un amore che va dritto al cuore senza sporcarsi, come una freccia di Cupido e, al tempo stesso, quando lui o lei non ci sono più ferisce come un dardo. E solo chi l’ha provato può capirlo.

Oggi vi facciamo leggere la bellissima lettera d’addio e d’amore, perchè di questo si tratta, di Sandro Mascia, titolare del Cafè Barcellona della Marina, per la sua amata Sasha.

“Non avevo avuto altri cani, e anni fa vedevo amici e amiche che soffrivano quando moriva il loro cane. Mi sembrava una cosa esagerata. Era un animale non era un essere umano. Ma ora mi rendo conto che se n’è andata una di famiglia. Come un figlio. Un dolore troppo grande.
Un esserino che quando eri giù ti tirava su.
Una che non ti tradiva mai come tutti i cani.
Che mi seguiva in ogni passo come una ombra.
Che era amata da tutti i clienti e gli amici.
Ho visto ieri tante persone dispiaciute e piangere.
Purtroppo questi esserini pelosi hanno meno vita di noi.
E non c’è stato nulla da fare per la sua malattia.
Rimane il ricordo di questi 8 anni passati assieme.

Aveva 14 anni di vita.
Quando la presi dal canile nel 2015 aveva sei anni.
Era denutrita, depressa, non mangiava, si stava lasciando andare.
La avevo presa in tempo prima che morisse.
Era stato un caso che avevo scelto lei.
Anzi, era lei che aveva scelto me
Prima volevo adottare un altro mix dog, ma questo non mi voleva vedere neanche morto.
Gli portavo da mangiare al canile, si mangiava, ma non mi cagava per niente
Avevo provato anche a portarlo a fare passeggiate.
Niente.
Arrivava all’ingresso del canile ma si piantava e non voleva uscire.
Dopo un mese avevo rinunciato.
Allora Massimo un collaboratore del canile mi aveva proposto una cagnetta che aveva sei anni e veniva da una famiglia che la maltrattava. Poi dopo due anni di canile era denutrita si stava lasciando morire.
Appena uscì dal box mi venne incontro e mi fece le feste.


Mi aveva scelto. Ti scelgono loro.
Dopo due settimane di prova decisi di adottarla.
Sono stati otto anni bellissimi.
Capiva tutto.
Gli mancava solo la parola.
Mi seguiva dappertutto.
Era la mia ombra.
Ora sono sconvolto.
Ma bisogna andare avanti.
Grazie Sasha per avermi fatto vivere otto anni bellissimi.
Buon ponte cucciola”.

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