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Cagliari, prova di forza solo a metà: il SudTirol acciuffa il pari nel finale

Contro il passato per sognare il futuro: Cagliari ritrova Pierpaolo Bisoli, stavolta da avversario, in un match che fa da crocevia per la corsa al terzo posto. Contro il sorprendente SudTirol i rossoblù vanno a caccia di punti e certezze, la strada è lunga ma la sfida è di quelle da non sbagliare per accorciare sulle posizioni avvantaggiate in vista dei playoff. Il calcio d’inizio vede la Curva Nord vuota nel settore di competenza della tifoseria organizzata. Per il resto l’Unipol Domus sfoggia un sold out salutato dal sole primaverile. Il match è però agrodolce, con i rossoblù dominatori assoluti del campo fino a pochi minuti dalla fine ma incapaci di chiudere la partita. Gli avversari capitalizzano al massimo l’occasione di un rigore casuale nel finale e si portano a casa un punto importante.

Ranieri sceglie ancora una volta Prelec dal primo minuto, mossa che si è dimostrata finora utile anche ad aprire spazi per Lapadula, in stato di grazia e premiato a inizio gara come miglior giocatore del mese nella Serie B. Dopo cinque minuti di studio è la squadra di Ranieri ad accelerare, inizialmente con una serie di azioni sterili ma martellanti. Il vantaggio sembra arrivare al decimo minuto con uno squillo di tromba, intuizione di Mancosu che in area raccoglie una ribattuta della difesa coordinandosi in una girata volante e fulminando Poluzzi all’angolino. L’arbitro Prontera viene però richiamato al monitor Var e annulla per fuorigioco. I rossoblù non smettono di macinare gioco, trovando spesso la via di accesso verso l’area avversaria. Al ventesimo il portiere ospite deve superarsi per mandare in corner una conclusione di Zappa, scopertosi bomber nelle ultime settimane. Subito dopo ci prova Nandez di testa a volo d’angelo, ma la palla sfiora la traversa ed esce. Alla mezz’ora finalmente il Cagliari passa: ancora una volta è Lapadula ad andare in rete dopo un ostinato batti e ribatti col portiere avversario: alla fine l’attaccante, ormai a terra, lo supera con un pallonetto che bacia la traversa e scende in rete. Quasi subito appare anche la tifoseria organizzata, che va a occupare lo spicchio vuoto esponendo uno striscione di protesta contro le misure adottate nei loro confronti, da loro ritenute eccessive. Nell’ultimo quarto d’ora il Cagliari, pur senza nuovi affondi, legittima un ottimo primo tempo gestendo bene il campo. Unico brivido la fuga di Rover, fermato da un eccellente intervento di Radunovic.

La ripresa si apre sullo stesso copione, anche se gli ospiti mostrano un atteggiamento più duro e fiocca qualche intervento deciso. Al minuto cinquantasei si fa di nuovo vivo il Cagliari dalle parti di Poluzzi, ma Prelec non trova Lapadula per questione di centimetri. Altri cinque minuti e il pericolo per la porta del SudTirol arriva da corner, sul quale si scatena una mischia con ultimo tocco di Zappa che termina a lato di pochissimo. Sale il volume dei cori allo stadio, cresce ancora il Cagliari e Mancosu stupisce in area avversaria con un tunnel a Masiello seguito da conclusione deviata in corner. Al settantesimo lo stesso Mancosu, salutato da un’ovazione, lascia il campo a Luvumbo; il cambio di Ranieri, a caccia di forze fresche, è triplo e vede entrare in campo anche Altare e Kourfalidis per Prelec e Nandez. Poco prima dell’ottantesimo è ancora Lapadula a provarci su invito di Deiola, ma Poluzzi respinge a terra. Ottanta minuti precisi e Luvumbo sfiora il gol con un diagonale che termina fuori, splendido nell’occasione l’invito di Makoumbou nel cuore dell’area avversaria. A sette dalla fine Lunetta chiede un rigore per tocco di mano di Zappa in area rossoblù, Prontera fa chiari gesti e l’azione prosegue ma il Var interviene: on field review e penalty per il SudTirol. Sul dischetto va l’ex Larrivey che spiazza Radunovic. Doccia fredda per il Cagliari a pochi minuti dal termine di una gara di fatto dominata (ma non chiusa, e qui sta la colpa). Ranieri mette dentro Falco per Dossena nel tentativo di alzare il baricentro, la reazione immediata è un destro potente di Zappa che però viaggia centrale fra le braccia del portiere. Sei i minuti di recupero accordati dal direttore di gara, i rossoblù provano la tattica dell’assedio mentre l’undici di Bisoli si blinda nella propria trequarti. Il muro regge, le due squadre alla fine si dividono la posta e da una parte il Cagliari rimpiange mentre dall’altra il SudTirol esulta.

CAGLIARI (4-3-1-2): Radunovic; Zappa, Dossena (88’ Falco), Obert, Azzi; Nandez (72’ Kourfalidis), Makoumbou, Lella (61’ Deiola); Mancosu (71’ Luvumbo); Prelec (72’ Altare), Lapadula. A disposizione: Aresti, Ciocci, Altare, Barreca, Di Pardo, Goldaniga, Deiola, Kourfalidis, Viola, Falco, Luvumbo. Allenatore: Claudio Ranieri.

SUDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto (82’ Larrivey), Zaro, Masiello, Fiordilino (71 Pompetti); De Col, Siega (46’ Schiavone), Celli (54’Lunetta), Rover; Mazzocchi (46’ Casiraghi), Odogwu. A disposizione: Minelli, Berra, Vinetot, Lunetta, Cissè, Casiraghi, Eklu, Pompetti, Davi, Larrivey, Giorgini, Schiavone. Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

Arbitro: Prontera di Bologna

Marcatori: Lapadula 30’, Larrivey 87’

Ammoniti: Mazzocchi, Azzi, Celli, Dossena, Zappa

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