Site icon cagliari.vistanet.it

Lo sapevate? La torre medievale di San Pancrazio è stata anche un carcere

Lo sapevate? La torre medievale di San Pancrazio è stata anche un carcere.

La torre di San Pancrazio a Cagliari fa parte delle fortificazioni costruite dai Pisani durante il Medioevo in città. Durante il periodo spagnolo fu chiusa e trasformata in carcere. Ecco che cosa accadde.

La torre di San Pancrazio è la torre più alta di Cagliari. L’edificio, uno dei simboli della città (tanto che le torrette nel palazzo civico di via Roma sono state ispirate proprio dalle due torri pisane), si trova nel punto più alto di Castello, a fianco del palazzo delle Seziate. Dal terrazzo della torre si può godere (quando non soffia il maestrale) di un panorama bellissimo a 360 gradi.

La torre venne costruita nel 1305, sotto richiesta da parte dei Pisani, dall’architetto sardo Giovanni Capula, che progettò anche la torre dell’Elefante, edificata due anni dopo. Capula progettò anche una terza torre, la torre del Leone, poi rinominata torre dell’Aquila, ed incorporata nel palazzo Boyl, successivamente distrutta, in parte, nel 1708 dai bombardamenti inglesi, nel 1717 dalle cannonate spagnole e infine nel 1793 dall’attacco da parte dei francesi durante il quale perse la sua parte superiore (per questo motivo nella facciata sono state inserite tre palle di cannone, a ricordo di quell’attacco).

La torre è costituita in Pietra Forte, un calcare bianco estratto dal colle di Bonaria. Nei tre lati chiusi, che son spessi ben 3 metri, presenta varie feritoie molto sottili. Il quarto lato, come la maggior parte delle torri pisane, si rivolge verso l’interno del Castello, e mostra i ballatoi situati sui quattro piani della torre.

Torre San Pancrazio

Successivamente venne chiuso il lato della torre che da verso Castello per abitazioni di funzionari e magazzini. In epoca aragonese l’edificio venne utilizzato anche come carcere. Nel 1906, ad opera dell’ingegnere Dionigi Scano, vi fu un restauro mirato a riportare la torre all’aspetto originario, soprattutto attraverso la liberazione del lato murato nel periodo aragonese.

Vista panoramica dalla torre di San Pancrazio

La torre serviva come baluardo difensivo per i numerosi attacchi genovesi e moreschi.

 

Exit mobile version