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Lo sapevate? A Cagliari vivono alcuni rari esemplari del curioso albero borracho

Lo sapevate? A Cagliari vivono alcuni rari esemplari del curioso albero borracho.

 

L’albero presenta un rigonfiamento alla base e numerose spine sul tronco. Andiamo alla scoperta di questa rara pianta che vive anche a Cagliari.

Appartiene alla famiglia delle Bombacaceae, la Ceiba o Chorisia Speciosa fa parte delle specie di origine subtropicale che, a partire dalla seconda metà dell’800, hanno trovato nelle condizioni climatiche della città di Cagliari un ottimo habitat di crescita.
L’albero può raggiungere i 15 metri di altezza, si caratterizza per la presenza, alla base del fusto, di un rigonfiamento munito di robuste spine e dotato di tessuti capaci di immagazzinare acqua, per i grandi fiori di colorazione rosea o rossa e per i frutti contenenti numerosi semi avvolti da una fibra bianca.


A questa pianta vengono curiosamente attribuiti numerosi nomi: classificata in origine come Chorisia è oggi più nota come Ceiba; è detta comunemente “albero bottiglia”, ma anche “falso kapok” e “albero o palo borracho” (ubriaco in lingua spagnola).
Originaria dell’area compresa tra Paraguay, Brasile e Argentina, è stata introdotta in Sicilia e Sardegna come pianta ornamentale: esemplari di Chorisia si rinvengono negli orti botanici e nel verde urbano di Cagliari e Palermo.
La vistosa fioritura, che avviene tra agosto e ottobre, fa bella mostra di sé in diverse vie cagliaritane, come via Monte Sabotino e via Marie Curie, ma anche nel Parco della Musica, all’Orto Botanico e nella Cittadella dei Musei.

La caratteristica principale è nel tronco, rigonfio nella parte inferiore e munito di grosse spine coniche. In natura può raggiungere i 20 m di altezza. I tessuti alla base del fusto accumulano acqua per i periodi di siccità.

Ha foglie composte, formate da 5-7 foglioline glabre.

L’albero borracho della Cittadella dei Musei a Cagliari.

 

I fiori, ermafroditi, sono grandi e appariscenti, con petali rosei o rossi nella parte superiore, screziati di bruno-giallognolo nella parte inferiore. Fiorisce da ottobre a novembre.

Il frutto è una grossa capsula ovoidale di colore verde-bruno, con un esocarpo molto spesso, contenente numerosi semi avvolti da una fitta lanugine bianca.

La fibra bianca e lanosa contenuta nei frutti, nota come “falso kapok”, viene utilizzata per realizzare imbottiture.

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