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Lo sapevate? La chiesa di Nostra Signora del Carmine fu costruita sui ruderi di un edificio del Cinquecento

Lo sapevate? La chiesa di Nostra Signora del Carmine fu costruita sui ruderi di un edificio del Cinquecento.

Sulla destra, all’inizio di viale Trieste, la chiesa di Nostra Signora del Carmine prima dei bombardamenti, in una foto di fine Ottocento.

L’edificio attuale si trova all’inizio di viale Trieste a Cagliari, a pochi metri da piazza del Carmine e sorge sull’area dell’antica chiesa (il complesso dei Carmelitani) costruita nel corso del Cinquecento. Realizzata con una grande volta a botte, conservava ancora riferimenti gotici con archi a sesto acuto per le cappelle. Tra queste, però, la più importante in prossimità dell’ingresso era la cappella Ripoll, risalente alla fine del ‘500.

La chiesa antica dopo i bombardamenti.

 

Preceduta da una volta a botte cassettonata e coperta da una cupola, era tra i pochi esempi di architettura rinascimentale a Cagliari come la chiesa di Sant’Agostino e la cappella del Rosario nella chiesa di San Domenico, ancora conservati.

Alcuni frammenti lapidei della cappella vennero recuperati e sono oggi conservati nella nuova chiesa.

I bombardamenti del 1943 provocarono danni gravissimi all’edificio religioso e si decise (come per altre strutture religiose bombardate in città) per una ricostruzione ex novo. La chiesa attuale, inaugurata nel 1953, ha una facciata moderna che mescola elementi “neoromanici” nelle arcate superiori e “gotici” nel rosone. L’interno, ampio e luminoso, ha tre navate con una travatura in legno nella centrale ed è segnato dal grande catino absidale con i coloratissimi mosaici di Aligi Sassu. Custodisce alcuni dei dipinti appartenenti all’antico edificio e salvatisi dalle bombe.

La chiesa attuale.

 

La severa facciata a salienti è ornata nella parte inferiore, caratterizzata dal paramento a fasce bicrome, da un portale strombato sormontato dalla statua della Vergine e da un oculo, mentre nella parte superiore, più essenziale, si aprono dieci monofore. Affianca l’edificio l’alto campanile a canna quadra, sormontato da una piramide con la statua bronzea della Madonna, opera di Franco d’Aspro, sull’apice. L’interno è a tre navate, divise da pilastri e arcate a tutto sesto. Le coperture sono lignee.

Alcune pareti dell’edificio sono ornate dai mosaici dell’artista Aligi Sassu, realizzati nel 1966, in cui sono rappresentati soggetti legati alla Madonna del Carmine e all’ordine carmelitano. Nella parete dell’abside, semicircolare, sono raffigurati il profeta Elia tra due angeli, l’Inferno e il Purgatorio. Alla base della medesima parete sono i ritratti dei pontefici che sostennero l’ordine carmelitano, mentre nel catino dell’abside è rappresentata la Madonna nell’atto di donare lo scapolare a san Simone Stock. Sopra l’arco absidale è il mosaico della Gloria di Cristo, con angeli e santi carmelitani. Altri mosaici, raffiguranti l’Addolorata, papa Pio XII e papa Paolo VI, sono collocati nelle navate laterali.

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