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Lo sapevate? A Cagliari in viale Bonaria c’era una grande stazione dei treni

Lo sapevate? A Cagliari in viale Bonaria c’era una grande stazione dei treni.

La costruzione di questo impianto risale all’ultima parte dell’Ottocento (fu terminata nel 1879) quando venne avviata la realizzazione della linea ferroviaria a scartamento ridotto che avrebbe collegato Cagliari con Isili, Sorgono e Arbatax. Gli edifici furono realizzati in stile neoclassico, con una caratteristica copertura metallica del piazzale binari. Fu attiva sino al 1968; negli anni Ottanta fu abbattuta per fare spazio a degli istituti bancari.

Negli anni Ottanta gli edifici e le infrastrutture ferroviarie vennero abbattuti e fu costruito un complesso finanziario. L’unica traccia rimasta del vecchio impianto è riscontrabile nella toponomastica: la via che fiancheggia il lato ovest di quella che era l’area ferroviaria dello scalo di viale Bonaria è denominata via Della Stazione Vecchia.

Incrocio via Della Stazione Vecchia.

Il piazzale della stazione di Bonaria consisteva negli anni Sessanta in un fascio di 4 binari, compreso tra il fabbricato viaggiatori (situato nella zona nord-ovest del complesso ferroviario e accessibile dal viale Bonaria), e un ulteriore fabbricato situato sul lato di viale Diaz.

Gli edifici furono uniti sia prima che dopo la Seconda guerra mondiale da grosse coperture metalliche. Il fabbricato viaggiatori era un edificio a due piani con pianta rettangolare, la cui facciata, venne cambiata nel corso dei decenni rispetto alla configurazione originale, che presentava un orologio incastonato nella facciata, che fu successivamente eliminato.

 

L’inaugurazione della stazione, nel quartiere di Bonaria tra l’omonimo viale e viale Diaz, avvenne il 15 febbraio 1888 insieme alla ferrovia Cagliari-Isili, di cui era il capolinea cagliaritano nonché la sede delle principali officine e di una delle rimesse dei rotabili. Gestore della stazione era all’epoca la Società per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, che si era occupata della costruzione della linea e di tutte le sue stazioni.

 

Nel 1921 a questa società subentrarono le Ferrovie Complementari della Sardegna, a cui passò la gestione della stazione. Immediatamente prima dell’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale la grande copertura metallica della stazione fu rimossa (come quelle della stazione FS di piazza Matteotti e di quella di Sassari) per ricavarne ferro e altri metalli necessari per la causa bellica. Negli anni del conflitto lo scalo lavorò a pieno ritmo per permettere a tanti cagliaritani di scappare in treno verso l’interno dell’isola, in particolare dopo i bombardamenti alleati del 1943.

 

Tornata la pace e riparati i danni della guerra, si cominciò a discutere della possibilità di trasferire in un’altra zona di Cagliari il capolinea delle Complementari (il cui fabbricato viaggiatori aveva subito importanti lavori di restyling nel corso del secolo), in quanto il percorso ferroviario andava a interferire con la viabilità stradale in alcune zone importanti della città e si trovava in un’area interessata a possibili sviluppi urbanistici. Fu così che le FCS e le varie istituzioni giunsero alla decisione di spostare il capolinea della ferrovia dalla stazione di Viale Bonaria ad una nuova da realizzarsi in piazza Repubblica (a circa un chilometro di distanza) in quanto il Ministero dei trasporti pretendeva il mantenimento dello scalo in centro per evitare ricadute negative sul numero dei passeggeri della ferrovia. Del progetto faceva parte la costruzione di una nuova ferrovia Monserrato-San Paolo finalizzata a ripristinare il collegamento con la stazione FS che sarebbe venuto a mancare con la chiusura dello scalo di viale Bonaria (collegato allo scalo ferroviario di Cagliari Marittima, sito nel porto di Cagliari e raggiunto anche da un raccordo proveniente dalla stazione FS), ma che non fu mai completata.

 

Gli impianti di manutenzione, i depositi e altri uffici furono invece spostati in periferia a poca distanza dalla SS 554 (realizzata in quegli anni) nell’allora frazione di Monserrato, anche in questo caso con la realizzazione di un nuovo impianto. I lavori furono completati sul finire degli anni sessanta e fu così che il 1º dicembre 1968 venne aperta la stazione di Cagliari-Monserrato (in seguito Monserrato), il nuovo impianto di Cagliari Piazza Repubblica divenne il capolinea delle FCS nel capoluogo sardo, mentre venivano chiusi al traffico i 1165 metri di linea che da quest’ultimo impianto permettevano di raggiungere, passando per la via Dante ed il viale Cimitero, lo scalo di viale Bonaria, il quale cessava così la sua attività dopo 80 anni. I binari di collegamento tra il vecchio e il nuovo capolinea vennero poi rimossi nella seconda metà degli anni ottanta.

L’area ferroviaria di viale Bonaria era stata destinata dal piano regolatore cittadino del 1962 alla realizzazione di un centro direzionale: l’attuazione di ciò avvenne tra gli anni settanta e i novanta, con la completa demolizione degli edifici e delle infrastrutture ferroviarie e la costruzione di un complesso finanziario (palazzi del Banco di Sardegna e dell’allora Credito Industriale Sardo, edificio in quest’ultimo caso basato su un progetto di Renzo Piano). L’unica traccia rimasta del vecchio impianto è riscontrabile come accennato nella toponomastica: la via che fiancheggia il lato ovest di quella che era l’area ferroviaria dello scalo di viale Bonaria è denominata via Stazione Vecchia.

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