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Lo sapevate? Il portone della vecchia chiesa di San Francesco di Stampace si trova a Bonaria

Lo sapevate? Il portone della vecchia chiesa di San Francesco di Stampace si trova a Bonaria.

 

La chiesa di San Francesco di Stampace nel Corso Vittorio Emanuele, abbattuta nel XIX secolo.

 

Il portone della vecchia chiesa di San Francesco di Stampace, demolita, fu sistemato nell’ingresso del santuario di Bonaria. Ma sei anni fa quella porta bronzea fu ricoperta con nuove formelle che hanno coperto la vecchia opera d’arte. Ricostruiamo la storia di queste due chiese e dei due portali.

Tra il corso Vittorio Emanuele e la via Mameli esisteva la chiesa di San Francesco. La sua costruzione, secondo lo stile romano-gotico, iniziò nel 1275, sotto la proprietà dei frati francescani conventuali, i quali apportarono alcune modifiche. Quasi sei secoli di storia nel cuore di Cagliari, poi la fine: nel novembre 1871 un fulmine colpì il campanile. In seguito, il crollo della copertura, proprio in occasione di un sopralluogo effettuato dall’architetto Gaetano Cima e dal canonico Spano.

Nel XIX secolo il Comune decise così per la demolizione della chiesa, in quanto un suo eventuale recupero sarebbe stato dispendioso, e al suo posto vennero costruite delle abitazioni.

 

Il convento di San Francesco di Stampace rivestì una fondamentale importante non solo per la vita religiosa della città, ma anche per la sua società borghese e mercantile, la quale contribuì all’abbellimento della chiesa con sculture e retabli, oggi in gran parte nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari.

La chiesa di San Francesco di Stampace era ricca di preziose opere d’arte, nel corso del tempo trasferite tra le diverse chiese e le importanti famiglie cittadine. Tra i più importanti, il pulpito di Carlo V, che nel 1535 ospitò l’imperatore, e il sarcofago di donna Violante Carroz, anni fa acquistato dalla famiglia Cao Pinna.

Di notevole pregio fu il chiostro, unico sopravvissuto (in parte) e inglobato in alcune strutture e locali notturni cagliaritani. Tra queste opere c’era anche il portone d’ingresso della chiesa che fu portato a Bonaria e sistemato all’ingresso dell’antico Santuario che si trova accanto alla Basilica.

Nel 2016 fu inaugurato il nuovo portale del santuario di Bonaria, il monumento gotico-catalano più antico della Sardegna. Con la supervisione del Rotary Club Cagliari Est, in accordo con i Frati Mercedari, la nuova opera, realizzata sopra la vecchia, è composta da 26 formelle che raffigurano la devozione alla Madonna e la fondazione dell’Ordine Mercedario.

Le formelle sono opera dell’artista Stefania Ariu di Cagliari e sono state realizzate grazie al contributo della famiglia Moratti. I bassorilievi sono stati inaugurati nel dicembre del 2016 dall’arcivescovo di Cagliari. Dei 26 riquadri i sei bassorilievi centrali sono dedicati all’arrivo del Simulacro della Madonna, patrona massima della Sardegna, il 25 marzo 1370. I 14 bassorilievi che fanno da contorno al nuovo portone sono dedicati, invece, all’Ordine Mercedario e ai Pontefici che hanno influenzato la vita del santuario. Altre quattro formelle nello zoccolo inferiore del portone raffigurano gli stemmi di Cagliari e della Sardegna.

 

Prima di questa utilissima (?) opera il santuario aveva, come detto, come ingresso il portale della chiesa di San Francesco di Stampace (demolita nel XIX secolo), antica porta bronzea, riadattata e riutilizzata. La vecchia porta si trova sotto le formelle più recenti. Era così urgente sostituirla e coprirla?

 

Il vecchio portale ormai coperto dalle nuove formelle.

 

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