Site icon cagliari.vistanet.it

Lo sapevate? In via Manno a Cagliari c’era una bellissima chiesa barocca che fu distrutta nel 1943

Lo sapevate? In via Manno a Cagliari c’era una bellissima chiesa barocca che fu distrutta nel 1943.

I più giovani conoscono la chiesa che si trova alle pendici di Monte Urpinu, intitolata agli stessi Santi e moderna. Ma la vecchia chiesa prima si trovava in via Manno, più o meno all’altezza dell’odierno negozio di Zara. Fu distrutta dai bombardamenti del 1943.

 

L’antica chiesa dedicata ai Santi Giorgio e Caterina, detta “dei Genovesi” sorse a Cagliari alla fine del XVI secolo. Era sede dell’Arciconfraternita dei Genovesi nel quartiere di Marina in via Manno (chiamata dai cagliaritani come Sa Costa).

L’edificazione della chiesa incominciò nel 1599, con la posa della prima pietra da parte dell’arcivescovo Alonso Lasso Çedeño. Poi, fu completata nel corso del XVII secolo, secondo linee architettoniche manieristiche e barocche.

 Guarda la gallery
 Chiesa Santi Giorgio e Caterina 8  

Nell’ingresso principale il portale era impreziosito da due colonne tortili ed era sormontato dallo stemma della città di Genova. L’interno era a navata unica con cappelle laterali. Il soffitto a botte dell’aula aveva decorazioni a cassettoni.
La chiesa fu distrutta dai bombardamenti il 13 maggio del 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale. Una targa in via Manno ricorda la sua presenza.

 

 

La confraternita, venne costituita nel 1587 dall’arcivescovo Francesco del Val e divenne un’arciconfraternita nel 1591 grazie a papa Gregorio XIV. Inizialmente l’associazione aveva la sua sede in una cappella della chiesa del convento di Santa Maria di Gesù (che occupava l’area dove oggi sorge l’ex Manifattura tabacchi, in viale Regina Margherita). Per statuto i membri della confraternita dovevano avere origini liguri.

All’interno erano custodite diverse opere d’arte.

 

Finita la guerra, si pensò alla ricostruzione della chiesa dell’arciconfraternita dei Genovesi. Un primo progetto, risalente al 1947, prevedeva la ricostruzione dell’edificio nell’area della chiesa distrutta, in via Manno (questo terreno venne invece successivamente venduto al gruppo La Rinascente).

 

Dopo la guerra, si pensò alla ricostruzione della chiesa dell’Arciconfraternita dei Genovesi. Un primo progetto, risalente al 1947, prevedeva la ricostruzione dell’edificio nell’area della chiesa distrutta, in via Manno (questo terreno venne invece successivamente venduto al gruppo La Rinascente). Il progetto decisivo, fu poi realizzato nella zona di Monte Urpinu nel 1957.

Il portale della nuova chiesa è sormontato dallo stemma dei genovesi, recante il motto “Libertas”, riesumato dalle macerie dell’antica chiesa. L’interno della chiesa è addobbato da opere d’arte e memorie originarie del tempio demolito.

Exit mobile version