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Lo sapevate? L’autore del “Don Chisciotte” passò per Cagliari. Una targa ancora oggi lo ricorda

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Lo sapevate? L’autore del “Don Chisciotte” passò per Cagliari. Una targa ancora oggi lo ricorda.

 

Uno dei più grandi scrittori della letteratura moderna, lo spagnolo Miguel De Cervantes (nome completo Miguel Cervantes de Saavedra Alcalá de Henares) passò per Cagliari nel 1573.

L’autore del celebre “Don Chisciotte” (“Don Quijote” in spagnolo), fu infatti inviato come soldato nella leggendaria Battaglia di Lepanto del 1571.

Wilhelm Marstrand, Don Quixote e Sancho Panza (1847)

Dopo aver guerreggiato nei mari della Grecia, la sua delegazione passò per il Golfo di Cagliari. Ferito durante la battaglia che sancì la frenata decisiva imposta dal mondo cristiano all’avanzata fino ad allora inesorabile del nemico turco-ottomano, Cervantes perse la mano. Il re di Spagna Filippo II lo inviò così in Tunisia, con partenza prevista dal golfo di Cagliari.

A testimoniarlo ancora oggi una c’è una targa installata nel 1955 a Cagliari in piazza Arsenale, nella parte interna di Porta Cristina, dall’Associazione Amici del Libro. “Soldato della spedizione spagnola in Tunisia – si legge nella targa – Michele Cervantes giunse nel mare cagliaritano nel settembre 1573”. La spedizione spagnola in Africa partì infatti da Cagliari.


Miguel de Cervantes ebbe una vita molto avventurosa, anche dopo la missione nella quale perse l’uso della mano (senza contare che scappò dalla Spagna proprio perché accusato di un aggressione a un uomo e fu condannato al taglio della mano). Successivamente fu fatto prigioniero dai pirati barbareschi finché la famiglia non pagò un riscatto; inoltre finì anche in prigione per debiti. Il suo capolavoro universalmente riconosciuto è il Don Chisciotte. In quest’opera l’autore prende di mira con l’arma della satira e dell’ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo. Nel romanzo, Cervantes contrappone all’allampanato cavaliere, maniaco di avventure e di gloria, la figura del suo grasso e umanissimo scudiero, incapace d’innalzarsi al di sopra della piatta realtà.

 

Il giorno della sua morte, che condivide con William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega, è stato designato dall’UNESCO come Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

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