Cagliari, primi lavori in via Roma: la città pronta ad avere la sua nuova passeggiata scoperta
Tra poco più di un mese, dunque, o forse qualcosa di più, ma comunque entro il 2021, Cagliari sarà pronta a riavere la sua passeggiata scoperta, così come in passato.
45 giorni di lavoro e Cagliari, salvo imprevisti, avrà la sua passeggiata scoperta, con la riqualificazione della corsia centrale della via Roma, attualmente impegnata da automobili, panchine, cartelloni pubblicitari e panchine.
Prime ore di lavoro. Già da ieri, infatti, lunedì 4 ottobre, operai in azione per dare un volto nuovo alla città, secondo il progetto dell’archistar Stefano Boeri. E sui parcheggi, i residenti della Marina attendono avvisi ufficiali da parte dell’Autorità portuale e delle ferrovie per la concessione degli stalli al porto e alla stazione.
Al lavoro, anche, sul transito nella via Roma, ovviamente in una corsia a parte, della metropolitana leggera: i grandi “cubi” di cemento, per l’alta tensione che alimenterà il mezzo, sono già diversi e disseminati.
Tra poco più di un mese, dunque, o forse qualcosa di più, ma comunque entro il 2021, Cagliari sarà pronta a riavere la sua passeggiata scoperta, così come in passato. Un bitume colorato coprirà la fascia centrale e la nuova area potrebbe prepararsi a ospitare eventi o spettacoli: e ovviamente sane e gradite passeggiate.
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Quiz per cagliaritani doc: sapete in quale palazzo si trova quel monogramma?
Vi diamo un indizio: le iniziali del monogramma intarsiato nel pavimento dell’atrio d’ingresso sono GBR...
Il quiz di oggi è mutuato da un bellissimo racconto di Valentina Ragazzo, autrice del blog valepassaparola.it (che ringraziamo, come sempre). Vediamo se riuscite a indovinare in quale quartiere storico e come si chiama questo affascinante palazzo!
“Non c’è palazzo storico, o quasi, che non abbia al suo interno un’attività ricettiva. Anzi, non ci stupiscono più interi palazzi che cambiano volto e destinazione d’uso. Per Cagliari è l’uovo di Colombo, un modo incredibilmente banale di risolvere un problema che sembrava senza soluzione: il risanamento di interi quartieri (possibilmente con un buon recupero conservativo) è condizionato dal rendimento economico. È un discorso che vale per tutti e quattro i quartieri storici. Non c’è via alla Marina o a Stampace o a Villanova dove non si senta il rumore dei trolley trascinati. Indagine in corso, (sto fotografando quelle strutture ricettive che si trovano all’interno di palazzi storici o con vista su siti e panorami suggestivi), ho avuto il privilegio di respirare l’atmosfera di un palazzo in Marina. È uno dei palazzi Ravenna”.
La famiglia Ravenna è di origini ebree. Provenienti dalla Lorena, nel ‘400 si stabilirono in Liguria. Ebbero matrimoni altolocati imparentandosi con le famiglie più potenti, avevano evidentemente una posizione sociale molto elevata. A Cagliari arrivarono due rami, uno da Lavagna e l’altro da Genova, fra la fine del ‘700 e la metà dell’800. Il loro settore era il commercio marittimo.
Nel pavimento dell’atrio d’ingresso si possono notare le iniziali GBR. Fu infatti Giovanni Battista ad acquistare nel 1886 dagli eredi Rapallo tre edifici tra loro adiacenti, nelle vie Napoli, Barcellona e Cavour (casa grande, casa Saiu e casa Laxè). I tre edifici vennero trasformati radicalmente realizzando un palazzo unico con ingresso nella via Napoli. Di grande agiatezza economica, per molti anni GBR fu Console Onorario del Cile, nonché consigliere ed assessore nell’amministrazione Bacaredda. Amava l’archeologia, tanto da finanziare scavi nel “predio Ravenna” fra viale Bonaria e viale Cimitero.
Nel palazzo Ravenna ha sede la bellissima struttura “Arcipelago 37”. La notevole ristrutturazione del 2018 ha riportato alla luce affreschi e cementine originali”.
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