A Cagliari Open Day a Cagliari. Nell’hub dell’Arnas Brotzu anche questa mattina tanti in fila per la somministrazione, senza prenotazione, della prima dose del vaccino Pfizer.

Diversi i giovanissimi over 12 in fila – i minorenni accompagnati da un genitore – e ancora, dunque, una risposta incredibile data dal mondo di studenti e scolari alla campagna vaccinale, nella speranza di un pronto ritorno alla normalità.

Come riportato anche dal dottor Antonio Manti, dirigente medico della Direzione di Presidio San Michele, dalle tre strutture dell’Arnas Brotzu sono quasi 70mila le dosi somministrate, tra Pfizer e AstraZeneca, dall’inizio della campagna vaccinale.

E allora, anche oggi, altro tassello importante in questa lunga lotta alla pandemia. Sono ormai tantissimi quelli che nel corso di questi mesi si sono sottoposti al ciclo vaccinale completo, ma iniziative di questo tipo servono a spronare le ultime sacche di indecisi.

Da una parte, come detto, tanti giovani. C’è chi vuole riprendere lo sport, chi vuole tornare a ballare in sicurezza o chi desidera mettere al sicuro i propri nonni. Dall’altra parte, anche meno giovani, lavoratori che, in vista del 15 ottobre, data del green pass obbligatorio esteso, hanno rotto gli indugi e hanno deciso di sottoporsi all’inoculazione del siero.
“Particolare attenzione ha avuto la vaccinazione dei pazienti fragili, oncologici, cardiopatici, bambini con malattie rare”, il commento del dottor Manti in merito allo start della somministrazione della terza dose dallo scorso 27 settembre “Ringraziamo l’azienda e tutti coloro che hanno collaborato”.

Ieri a Giba, a parziale conclusione di alcuni accertamenti investigativi, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà, per lesioni personali aggravate in concorso, tre giovani rispettivamente del 1998 del 2002 e del 2004, tutti conosciuti per precedenti episodi nei quali erano stati deferiti all’autorità giudiziaria.

I fatti si riferiscono a Ferragosto di quest’anno. Nella serata di quel giorno festivo, forse per un eccesso di euforia, un gruppo di giovani dei quali soltanto alcuni sono stati identificati dai carabinieri che ancora ci stanno lavorando, aveva aggredito con l’utilizzo anche di una spranga di metallo, colpendolo ripetutamente, un 23enne di Teulada, studente incensurato.

A seguito di tale violenta aggressione il giovane era stato trasportato presso l’ospedale Sirai di Carbonia dove gli erano state diagnosticate lesioni giudicate guaribili con una prognosi di 30 giorni, quindi con procedibilità penale d’ufficio.

Nella ricostruzione dei carabinieri non esistono motivi logici e razionali in quell’aggressione e forse è anche inutile andarli a ricercare. Un’euforia e un’aggressività che possono trovare diverse giustificazioni poco commendevoli hanno prodotto un episodio che avrebbe potuto avere ancora più gravi conseguenze, perché l’utilizzo di una spranga di ferro è in sé pericoloso per l’imprevedibilità dei movimenti di chi viene colpito.

I tre dovranno rispondere delle loro azioni al Tribunale di Cagliari.