Covid-19, la Sardegna punta a ritornare in Zona Bianca
Covid-19, la Sardegna punta a ritornare in Zona Bianca. La curva dei contagi è ormai stabile da qualche giorno sotto i 100 casi, inoltre le vaccinazioni per fasce di popolazione proseguono, il tasso di positività è dell’1,9%. In questo momento
Covid-19, la Sardegna punta a ritornare in Zona Bianca.
La curva dei contagi è ormai stabile da qualche giorno sotto i 100 casi, inoltre le vaccinazioni per fasce di popolazione proseguono, il tasso di positività è dell’1,9%. In questo momento l’Isola può vantare dati e numeri tra la fascia Gialla e quella Bianca, grazie a numeri sempre più confortanti e un indice di poco oltre i 50 casi per 100mila abitanti, stimato nella settimana che va dal 3 al 9 maggio, quella che sarà presa in considerazione dal monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità in vista della prossima cabina di regia di venerdì.
Da lunedì 17 per la Sardegna, che mostra già da due settimane numeri da Zona Gialla, si attende il cambio di colore.
Nella settimana 5-11 maggio si registra una performance in miglioramento per l’indicatore relativo ai “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti”, che si attestano sui 945, e sono in diminuzione del 34,1% i nuovi casi rispetto alla settimana precedente. E’ quanto rileva la Fondazione Gimbe nel consueto monitoraggio settimanale.
Sotto soglia di saturazione, con un ulteriore calo negli ultimi giorni, i posti letto in area medica (17%) e in terapia intensiva (19%) occupati da pazienti Covid-19.
Omicidio Tortolì, la commissione Pari Opportunità: “Maggiore ascolto alle vittime e sostegno a centri antiviolenza”
È necessario un cambiamento strutturale e culturale, evidenzia la Commissione Regionale per le Pari Opportunità, affinché i principi della Convenzione di Istanbul trovino un riscontro fattuale nella società, come richiamato anche dall’ultimo Rapporto Grevio.
Era l’11 maggio del 2011 quando a Istanbul veniva firmata la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Ma, nonostante sul piano legislativo in molti Paesi siano stati fatti dei passi avanti, da un punto di vista sociale il livello di violenza di genere nei confronti delle donne non accenna a diminuire, e si è constatato come, purtroppo, la forzata convivenza imposta dalle restrizioni per la pandemia di Covid-19 abbia esasperato situazioni già borderline.
L’omicidio di Tortolì, che vede una donna, Paola Piras, gravemente ferita e suo figlio Mirko ucciso barbaramente, con la sola colpa di essere intervenuto a difendere la madre dal suo aggressore, è la prova del fatto che anche nelle comunità in apparenza più tranquille sia fondamentale non abbassare la guardia.
È necessario un cambiamento strutturale e culturale, evidenzia la Commissione Regionale per le Pari Opportunità, affinché i principi della Convenzione di Istanbul trovino un riscontro fattuale nella società, come richiamato anche dall’ultimo Rapporto Grevio.
Le Istituzioni devono collaborare attivamente e in modo sinergico per sostenere i Centri Antiviolenza e gli altri attori della rete di protezione che offrono aiuto e assistenza alle vittime di questi crimini: la Regione Sardegna, con la Commissione per le Pari Opportunità, si schiera al fianco delle vittime e prosegue la sua opera al fine di garantire un futuro sempre più luminoso e sereno alle donne e ai loro figli, e per far sì che anche in situazioni socialmente difficili non vengano mai meno il supporto e l’assistenza.
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