Una vacanza di una settimana per due persone a giugno nella costa sud-est della Sardegna. Un preventivo da circa 2mila euro che un operatore turistico cagliaritano si è visto rifiutare stamattina dopo il varo del decreto che conferma il coprifuoco alle 22.

«Buongiorno, grazie del preventivo. Però viste le nuove disposizioni covid (esempio coprifuoco ore 22) al momento abbiamo deciso di sospendere il discorso villeggiatura. Non ci va l’idea di andare in ferie e alla sera alle 10 di essere in casa, più altre restrizioni che ci possono essere, quindi al momento non interessato. Poi se le cose cambiano negli ultimi giorni possiamo risentirci. Vi ringrazio anticipatamente e speriamo di sentirci più avanti». Questo il messaggio ricevuto stamattina da Martino Di Martino, tour operator e titolare di Sintur Sinergie Turistiche nonché presidente del Consorzio Costa Sud.

«Si tratta di una coppia italiana che aveva chiesto informazioni per una villa nella costa sud-est dell’Isola – racconta amareggiato Di Martino -. Avevano in programma un tour dell’Isola in moto a giugno, periodo tra l’altro per noi molto prezioso in vista della ripartenza. Sarebbero venuti senz’altro se non fosse stato per il coprifuoco».

«Questo è solo un esempio che dimostra quanto incidono sul nostro lavoro le disposizioni (senza senso) in materia di prevenzione – osserva il presidente del Consorzio Costa Sud -. Una preghiera semplicissima: lasciateci lavorare!».

La conferma del coprifuoco fino alle 22 inserito nel nuovo decreto sta generando ampio dibattito in tutta Italia, Sardegna compresa.

Se non interverranno modifiche, che potrebbero arrivare a giugno come preannunciato dallo stesso Mario Draghi, il coprifuoco resterà in vigore fino al 31 luglio.

E in tanti sollevano forti dubbi su una misura che va avanti da molte settimane e che viene giudicata eccessiva soprattutto con l’avvento della bella stagione. Una critica molto ben delineata arriva dal sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis, che chiede buon senso al Governo, quel buon senso che promette di applicare nel corso dei prossimi mesi.

«Sono quattordici mesi che il governo mi chiede di applicare a Villanovaforru le rigide norme anti pandemia valide su tutto il territorio italiano. Io l’ho fatto, senza mai rinunciare a usare il buon senso – spiega il primo cittadino -. E continuerò a usarlo, il buon senso. Perché tornare da casa di mamma alle undici di sera per le vie solitarie di questo paese significa violare il coprifuoco, ma non mette in pericolo nessuno».

«C’è una misura in tutte le cose e io odio trattare le persone da burattini o, peggio, da idioti. Credo di essere stato abbastanza chiaro» conclude Onnis.