Intimidazione nei confronti di Matteo Renzi.

Una busta con dei bossoli al suo interno è stata recapitata in Senato al leader di Italia Viva.

Immediata la solidarietà da parte di tutti i partiti al senatore fiorentino. «Grazie a tutti. Andiamo avanti insieme con libertà e con coraggio» ha scritto Renzi qualche ora dopo aver ricevuto le minacce, sul suo profilo Facebook.

La prima ad esprimere solidarietà è stata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e a ruota tutti gli altri.

«Una minaccia spaventosa – ha commentato la viceministra di Italia Viva Teresa Bellanova – che mi auguro sia condannata con fermezza da tutti. È Il momento di dire basta a questa politica intrisa di violenza e odio. Matteo, siamo al tuo fianco, con forza e orgoglio. Non ci faremo intimidire».

Luci accese e prove di ripartenza, possibile e tanto auspicata, per la ruota panoramica del lungoporto di Cagliari. Nelle scorse ore infatti il via a diversi lavori di manutenzione e collaudo per la struttura, che hanno subito fatto pensare a un ritorno in movimento, dopo mesi di fermo.

Di sicuro, nelle scorse ore c’è stato il sopralluogo di operai e tecnici per il controllo e la pulizia di cabine, così come delle macchine, della ruota panoramica rimasta ferma dallo scorso ottobre. E in una Sardegna in zona bianca è facile pensare a una prossima ripartenza, magari nei prossimi giorni.

Al momento nessuna data certa. “Forse venerdì o sabato – fa sapere Loris Tulimieri, responsabile dalla società salernitana City Eye – ma non c’è nessuna sicurezza, si sta lavorando”.

Intanto al Comune di Cagliari, come confermato dall’Assessore Alessandro Sorgia, in corso un costante lavoro di confronto fra giunta e associazioni di categoria, enormemente colpite dalla crisi, ma anche di studio della normativa. Per Palazzo Bacaredda l’obiettivo è certamente la ripartenza, ma in sicurezza, visti i tempi di pandemia.

Ancora infatti, come spiegato da Sorgia, rimane da capire se in zona bianca la ripartenza della ruota panoramica, così come di eventi affini, possa essere “automatica” oppure sia necessaria una nuova delibera regionale.