La Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile ha dato esecuzione a quattro ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari, nei confronti di soggetti dediti al traffico di droga nel quartiere di San Michele.

Nella serata di ieri gli Investigatori hanno rintracciato e arrestato i quattro, tre uomini ed una donna, di età compresa tra i 25 ed i 28 anni, dovranno scontare complessivamente più di 18 anni di reclusione.

La condanna definitiva è stata emessa a seguito dell’operazione della Squadra Mobile “Colombi e Sparvieri”, che ha visto la sua origine nel giugno 2016 e terminata nel settembre dello stesso anno.

La scrupolosa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari, ha consentito di disarticolare una associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana che agiva nella via Premuda, monopolizzando l’attività nel quartiere di San Michele.

I quattro, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Uta

Le violente perturbazioni atmosferiche che hanno imperversato il Sud Sardegna nella serata di ieri hanno creato danni ingenti in alcune aziende agricole del cagliaritano.

Si sono levate trombe d’aria che hanno scaraventato, sventrato, scoperchiato, abbattuto serre e capannoni, danneggiando intere coltivazioni. È il caso di Sestu dove si sono registrati crollo di serre, rovinando intere coltivazioni di fragole e di ortive.

Intere aziende agricole duramente colpite, con la cancellazione di una vita di sacrifici e degli investimenti faticosamente fatti negli anni.

«L’agricoltura sarda è stremata dalla lunga pandemia in corso – osservano in una nota Alessandro Vacca e Matteo Frau, direttore regionale e presidente della Confederazione italiana Agricoltori sezione di Cagliari -. Oggi siamo costretti a registrare ulteriori gravissimi danni e ingenti perdite ancora non quantificabili. A tutto questo si aggiunge l’assenza di un progetto di gestione e manutenzione infrastrutturale dei territori a causa del quale troppi danni sono pagati dalla parte più debole dei cittadini: gli agricoltori e le popolazioni rurali. L’attuale situazione sta continuando a indebolire il tessuto economico agricolo isolano, con le conseguenti e inevitabili ricadute di natura sociale».

«La Cia – Agricoltori Italiani chiede a tutte le istituzioni, a tutti i livelli, di attivarsi urgentemente per mettere in atto tutte le procedure tendenti al monitoraggio, alla verifica e all’avvio di tutti percorsi burocratici necessari ad accertare i danni che stanno travolgendo un’agricoltura sempre più condizionata da intemperie di ogni tipo e dalle difficoltà economiche e sociali che investono la Sardegna e il Paese».