Primi vaccini eseguiti al Brotzu e non al Santissima Trinità. «Non nego che ci siamo rimasti male», l’infettivologo Angioni commenta
"Nessuna polemica, verremo vaccinati a brevissimo giro insieme a tutti gli altri amici del Santissima, ma oggi, negli occhi dei miei collaboratori, ho visto dispiacere ed un po' di amarezza", Goffredo Angioni, responsabile del reparto Infettivi a Is Mirrionis, il primo ospedale Covid dell’Isola
«Questa mattina (ieri 27 dicembre, ndr), in Italia, sono iniziate le vaccinazioni anti-COVID. I primi ad essere vaccinati sono stati tre operatori sanitari dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Questo perché le Malattie Infettive sono in prima linea dall’inizio della pandemia, lo sono sempre state e lo saranno anche dopo lo spegnimento dei riflettori», scriveva ieri sul suo profilo Facebook Goffredo Angioni, infettivologo del Santissima Trinità di Cagliari, primo ospedale Covid della Sardegna.
In tanti poi si sono chiesti il perchè, nell’Isola, le vaccinazioni siano cominciate a partire da due operatori sanitari, un infettivologo e un’infermiera del Brotzu e non del Santissima Trinità. Ecco il commento di Angioni.
«Innanzitutto festeggiamo un successo straordinario che la comunità scientifica ha raggiunto in brevissimo tempo, un successo di cui tutti beneficeremo in tempi più o meno rapidi. In secondo luogo mi ha fatto un sincero piacere vedere un infettivologo (che ha trascorso la carriera lavorativa da noi) ed un’infermiera essere vaccinati per primi, perché i simboli sono importanti.
E qui arrivo al dunque: proprio perché i simboli sono importanti non nego che ci siamo rimasti male; pensavo che avrebbero chiesto a noi degli Infettivi (o ai grandi amici delle Malattie Infettive di Sassari) di rappresentare questa terribile annata; perché per un mese (marzo 2020) siamo stati gli unici a ricoverare pazienti COVID, perché da marzo abbiamo avuto personale sanitario che non ha guardato a riposi od orari, perché abbiamo fatto formazione, perché pensiamo di essere un valore aggiunto per ATS. Invece nulla.
Nessuna polemica, verremo vaccinati a brevissimo giro insieme a tutti gli altri amici del Santissima, ma oggi, negli occhi dei miei collaboratori, ho visto dispiacere ed un po’ di amarezza. Domani sarà già passata ma i simboli sono importanti».
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