Si indaga sulla Saras e i presunti traffici di petrolio dell’Isis nella raffineria di Sarroch
Le indagini si riferiscono alle 32 navi giunte a Cagliari con un carico sospetto: greggio proveniente dall'Iraq
A riportare le indiscrezioni La Repubblica, è la procura distrettuale antiterrorismo di Cagliari che fa partire le indagini da un bonifico da 60 milioni, il sospetto è che l’azienda avrebbe acquistato il petrolio a un prezzo molto vantaggioso, falsando la concorrenza, evadendo il fisco per 130 milioni di euro e soprattutto finanziando la Jihad.
Il petrolio secondo quanto ricostruito dagli investigatori, attraverso i documenti, proverrebbe direttamente dall’Iraq senza essere passato dalla Turchia come invece dicono le carte, grazie al coinvolgimento di una società di comodo, la Edgwaters, che farebbe capo alla Petraco Oil Company che avrebbe trasportato il carico.
Una serie di “spostamenti” di denaro, uno in particolare di cui non è possibile stabilire il beneficiario farebbero pensare a acquisti illeciti non autorizzati. Dal canto suo come riporta Repubblica la Saras afferma di non avere commesso alcun illecito, di aver adottato una condotta trasparente e di avere fornito tutta la documentazione richiesta alla magistratura nei confronti della quale nutrono grande fiducia.
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