Carla, volontaria cagliaritana da anni in “trincea” per aiutare i gatti delle colonie cittadine ci racconta di una situazione che lei stessa ha scoperto poco tempo fa. Da sempre impegnata nella causa animalista (ha già censito una colonia a Cagliari ed è in procinto di censire l’altra di cui si occupa), ecco cosa ha scoperto.
“Proprio in centro a Cagliari, nella zona dell’Arena Grandi Eventi, vicino al mare, ho visto una situazione al limite dell’incredibile. Un gruppo di gatti, circa 12, magri, affamati, qualcuno anche visibilmente malato vivono qui, in uno spazio degradato, completamente pieno di immondizia e spazzatura di ogni genere, escrementi umani. Uno spettacolo desolante”.
Una delle gattina nel trasportino per essere portata dal veterinario
“I gattini, più femmine che maschi, tra questi diversi cuccioli con gli occhi malati, macilenti, le cui madri denutrite a loro volta erano per certo alla loro prima gravidanza, piccole anche loro. Due gattine con problemi respiratori, gatti randagi abbandonati alla loro sorte. Mi sono attivata e i primi giorni ho portato cibo e acqua e somministrato medicinali e una settimana dopo ho iniziato a sterilizzare le femmine. Io continuo ma da sola non ce la posso fare: ho scritto alle istituzioni nella speranza di avere un interlocutore con cui confrontarsi per trovare delle vie d’uscita e di collaborazione. Lamentarsi non è mai una prassi proficua, pensare a possibili soluzioni mi sembra più utile”.
L’appello della volontaria è chiaro: l’impegno c’è ed è tanto ma da sola sarebbe l’ennesima lotta contro i mulini a vento.