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Le spiagge più belle della Sardegna: il Poetto, il primo amore non si scorda mai

Il Poetto è una delle spiagge cittadine più grandi d’Europa, ma anche uno dei “Salotti buoni della città”, e sì perché per i cagliaritani e i quartesi, non è solo una spiaggia in cui andare a fare il bagno o a prendere il sole, è molto di più. È un luogo di incontro, dove praticare uno dei tanti sport che il modernissimo lungo mare consente di scegliere jogging, biking, rollerblade e skateboard, e poi surf, canoa, sup, kitesurf, windsurf.

Ma si può anche organizzare una serata o un pomeriggio tra amici, un aperitivo, un caffè ai numerosi chioschetti disseminati lungo tutto il litorale. E tante bellissime passeggiate romantiche sul largo arenile. Il Poetto è stato frequentato un po’ sempre con la stessa filosofia della convivialità, fin dagli inizi del ‘900. Piano piano cominciarono a sorgere gli stabilimenti, i più rinomati e longevi, Il Lido e Il D’Aquila sono ancora in piena attività.

foto Emigratisardi

Poi i cagliaritani cominciarono ad apprezzare talmente tanto il fatto di stare in spiaggia, e condividere lo spazio e il tempo con nuclei familiari numerosi come quelli di un tempo, che fecero la loro comparsa i mitici casotti. Piccole case in legno, dai mille colori hanno reso unica e caratteristica la spiaggia che per la sua vastità e l’amore che le tributavano i tantissimi frequentatori divenne la “Spiaggia dei Centomila”.

La sua sabbia bianca e sottilissima come fosse talco, tanto da rendere quasi accecante il riverbero del sole, la sua acqua cristallina, pulitissima, nonostante la pochissima distanza dalla città, le dune e la meravigliosa cornice della Sella del Diavolo col suo mito di Lucifero disarcionato, ne hanno fatto da sempre un luogo del cuore per cagliaritani e quartesi, che fin da ragazzini vanno al Poetto coi mezzi pubblici, e anche ovviamente per i tantissimi turisti che ogni anno affollano la spiaggia.

 

Gli 8 chilometri di spiaggia divisa tra Cagliari e Quartu quasi a metà dallo storico locale “La Bussola” è sede di numerose competizioni sportive anche internazionali, spettacoli e serate, tanto da essere animata nello stesso modo di giorno e di notte durante tutta la stagione balneare. Costellata di stabilimenti, la spiaggia del Poetto offre tutti, ma proprio tutti i servizi che si possono trovare normalmente in una spiaggia: docce, aree cani, noleggio di natanti, sdraio e ombrelloni ristorazione e animazione.

Ospedale Marino – Foto di Paolo Lobina

Teatro della storia, la zona ospita testimonianze di un passato più o meno recente, dalla Torre Spagnola risalente a prima dell fine del 1500, al fortino della seconda guerra mondiale, dall’Ospedale Marino, fantasma del Ventennio, in attesa di restyling da tempo immemorabile, allo splendido parco di Molentargius che si estende alle spalle della spiaggia. Le saline, tutti gli edifici storici legati alla raccolta del sale, l’antichissima spiaggia fossile di cui non tutti conoscono l’esistenza, e la magnifica colonia che tutta Europa ci invidia de “Sa genti arrubia”, i fenicotteri rosa.

Ma il Poetto per i cagliaritani è anche una ferita aperta, che ancora non si vuole rimarginare. Le nuove generazioni non sapranno mai di com’era il Poetto, che la gente suddivide per numero di “Fermate” dell’autobus dopo, del tram prima, quando vuole dare indicazione di un punto preciso della spiaggia. Perché se non l’hai visto coi tuoi occhi non basteranno le fotografie a spiegarti com’era il Poetto coi casotti, che non erano solo piccole casette colorate, erano la cagliaritanità. E se non hai mai affondato le mani in quella soffice sabbia candida prima che una pessima politica la facesse sparire, non saprai mai cos’era davvero il Poetto prima che il famigerato ripascimento, lo deturpasse irrimediabilmente. Ma come si dice, “Il tempo aggiusta tutto” e quindi nessuno vuole rinunciare alla spiaggia del cuore, e anche se non più bella come un tempo, rimane sempre una delle spiagge più belle della Sardegna.

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