In questi ultimi giorni sono state segnalati numerosi punti vendita della regione nei quali si è verificato un forte e ingiustificato aumento dei prezzi talvolta anche del doppio, sui generi alimentari anche di prima necessità.

«Non credo che sia giusto che la gente debba subire oltre al danno provocato dalle limitazioni e dai sacrifici dovuti all’epidemia, anche la beffa dell’aumento indiscriminato dei prezzi dei beni al consumo – ha affermato il Governatore Solinas- inoltre la limitazione degli spostamenti preclude la possibilità da parte dei consumatori di poter scegliere dove fare gli acquisti, i punti vendita devono tenere costanti i prezzi. I supermercati e i negozi che vendono generi alimentari sono le uniche attività commerciali che non possono davvero lamentare perdite o danni economici, non c’è dunque ragione che aumentino i prezzi».

«Stiamo valutando di adottare un ordinanza che integri l’attività del Corpo forestale di vigilanza ambientale della Regione Sardegna – ha concluso Solinas – per fare una verifica a tappeto su tutto il territorio regionale per controllare in maniera puntuale che nessuno si approfitti di questo momento per aumentare i prezzi dei generi di prima necessità. Lo faremo in accordo con le forze dell’ordine senza distogliere il personale del Corpo forestale dalle attività di controllo che stanno conducendo per verificare il rispetto delle norme di contenimento di diffusione del virus».

«Occorre massima prudenza – ha chiarito il Governatore- facciamo tesoro dell’esperienza di Singapore che pur avendo gestito bene la Fase 1 ora si trova nuovamente in crisi con un ondata di ritorno quasi più grave della prima».

«Dal 27 aprile le librerie, le cartolerie, i negozi di abbigliamento per bambini e gli studi professionali potranno riaprire – annuncia Solinas- naturalmente nel rispetto di tutte le precauzioni, questa riapertura non deve assolutamente far pensare che di possa abbassare la guardia».

A seguito di quell’ordinanza ci sono state molte polemiche, perché i commercianti lamentavano non solo la mancata occasione di tornare al lavoro, ma il mancato preavviso. Per il resto delle decisioni relative alla Fase 2 invece, bisognerà aspettare il decreto del Governo.