La Sardegna è quartultima nella classifica delle regioni per numero di contagi, ma ha un particolare primato, è una delle regioni dove il maggior numero di contagi è avvenuto negli ospedali o case di riposo, frequentate da personale sanitario. Questo significa che attualmente costituiscono la categoria più a rischio.

«Come dirigente sindacale in questo momento sto cercando di fare tutto quello che posso per trovare soluzioni – spiega Diego Murracino dirigente territoriale del sindacato Nursing Up – questo non è il momento di contestare, è il momento di fare. Sono partito da una mail, attraverso la quale mettere in contatto chi offre alloggi con li cerca. Le persone che lavorano in ospedale in questo momento sono le più esposte. Molti hanno bambini piccoli o genitori anziani a casa, l’ideale sarebbe non tornare dalla famiglia. Per questo c’è bisogno di case sfitte dove tornare a fine turno, naturalmente gratuitamente, per il tempo che durerà questa emergenza».

Si tratta di regalare un po’ di serenità a chi in questa emergenza si trova a combattere in prima linea contro un nemico che minaccia tutti, nessuno escluso: «Devo dire che le persone si stanno facendo avanti, privati, strutture extra alberghiere, agenzie, ma ancora non basta, il personale sanitario è tanto e occorrono tanti alloggi, per questo mi rivolgo a tutti proprietari di case che in questo momento sono libere. Per chi le possiede in questo momento non creano reddito – conclude Diego Murracino – mentre sarebbero un grandissimo aiuto per chi sta lavorando a rischio della propria salute».

Conosciamo tutti la generosità dei sardi, e sicuramente questa sarà un’occasione in più per dimostrarla. Per tutti coloro che volessero offrire il loro contributo, o chiedere un alloggio può scrivere a questa mail: [email protected] Passate parola.

L’Estay è una società di gestione di immobili a scopo turistico. Enrico Bertini è, insieme ad altre 4 persone, uno dei soci fondatori. La società si occupa di gestire l’immobile in toto, occupandosi di ogni suo aspetto, dalle pulizie fino alle pratiche burocratiche, passando per la commercializzazione e l’ottimizzazione delle tariffe. Attualmente hanno in gestione circa 80 case tra Cagliari e il Sud Sardegna. In questo momento però i soci hanno deciso di mettere a disposizione di medici e infermieri una parte degli appartamenti.

«Abbiamo saputo servivano alloggi per il personale ospedaliero – spiega Enrico Bertini – gli operatori sanitari in questo momento stanno lavorando anche 18 ore al giorno, quindi una casa vicino agli ospedali, consente loro di non perdere tempo negli spostamenti. Inoltre in tanti, visto l’altissimo rischio che corrono, preferiscono non tornare a casa per non mettere a rischio anche la salute dei propri cari, con le nostre case, dopo il turno di lavoro hanno un posto confortevole dove tornare per riposare».

Dunque la Estay dopo aver ottenuto la disponibilità da parte dei proprietari degli immobili, offre gratuitamente tutta la gestione burocratica, e si fa carico delle spese delle utenze. I medici sosterranno solo una spesa simbolica per la sanificazione degli ambienti. «Per ora abbiamo messo a disposizione un pacchetti di 10 case, oltre quelle che avevamo già dato per conto nostro, ma stiamo contattando i proprietari per valutare la loro disponibilità a metterne a disposizione altri. Abbiamo diversi appartamenti ancora occupati da persone che sono qui per l’America’s Cup, che nonostante la competizione sia saltata hanno deciso di trattenersi. Ma appena si libereranno proveremo a metterli a disposizione».

«Si tratta di appartamenti molto belli, dotati di tutti comfort. Molte di queste case sono totalmente automatizzate, si entra digitando un codice del proprio cellulare, quindi non è necessario interagire con nessuno per accedervi. Per le attività come la nostra questo non è certo un momento propizio, quindi stiamo già pensando all’estate, progettando nuove iniziative, nell’attesa che questa emergenza rientri. Intanto però – ha concluso Bertini- abbiamo pensato che fosse giusto fare la nostra parte in questa emergenza».