Un dipendente ha trovato stamattina, nel cortile dello stabilimento del caseificio Pinna, un involucro di cellophane con all’interno una miccia detonante. Sul posto, a Thiesi, sono subito intervenuti i carabinieri di Bonorva e gli artificieri del comando provinciale di Sassari.

Come riporta l’Unione Sarda, il detonatore non era stato attivato, quindi la bomba non sarebbe potuta esplodere.

Anche l’anno scorso, nel pieno delle proteste per il prezzo del latte ovino, autocisterne e dipendenti del caseificio Pinna erano stati bersaglio di azioni violente.

Quattro gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Lanusei e consegnati a tre persone residenti a Baunei e una residente a Santa Maria: sono state indagate alcune persone per le scritte minacciose apparse sui muri del paese ai danni del primo cittadino e Consigliere Regionale Salvatore Corrias.

L’atto intimidatorio, datato al novembre scorso, era avvenuto immediatamente dopo l’abbattimento, da parte dell’Unità di Progetto, di alcune decine di maiali allo stato brado.

Un 85enne, durante uno degli abbattimenti, aveva esploso alcuni colpi di fucile in aria. Le scritte apparvero immediatamente dopo.