Si è parlato anche della meravigliosa Ogliastra – terra dalla fiera e ospitale popolazione e dalle tradizioni millenarie tramandate di padre in figlio – ieri, su Geo & Geo, programma Rai. Menzione d’onore, al suo litorale: le perle ogliastrine iniziano dalla costa ma non è lì che si fermano.

Dall’acqua cristallina delle Cale agli strapiombi, dal cibo all’artigianato, dalle tradizioni alle peculiarità di un lembo di terra nel quale c’è la più alta percentuale di centenari al mondo. È una blue zone, come ricorda Raffaele, medico di base da decenni ad Arzana. Per lui, è merito – oltre che dell’aria salubre e del cibo genuino – del patrimonio genetico. Si parla anche di Maria Lai, artista di Ulassai conosciuta in tutto il mondo.

Nel servizio, abbiamo l’onore e il piacere di vedere alcuni nostri conterranei al lavoro. Cestini e altri oggetti che prendono vita dall’asfodelo, l’antica tessitura con telaio orizzontale a mano, l’artigianato orafo che ancora produce elementi degli abiti tradizionali sardi (come “Is gancios de frenu”), l’antico mestiere de “Su maistru e linna” e le cassapanche decorate con motivi floreali nelle quali era conservato il corredo nuziale, la preparazione del pistoccu, le piante officinali, il Cannonau, il pesce delle nostre coste, il Selvaggio Blu e gli ovili che ancora resistono nonostante la modernità incalzi: le bellezze del nostro angolo di Paradiso vengono enunciate una dopo l’altra.

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L’Ogliastra ha una nuova centenaria. A spegnere le cento candeline, ieri pomeriggio, è stata Zia Virginia Cui di Bari Sardo.

Ieri la centenaria ( è la quarta a tagliare questo speciale traguardo nel centro ogliastrino) ha festeggiato questa importante ricorrenza in compagnia dei figli, dei nipoti e dei pronipoti.

Alla famiglia e alla religione ( era militante nell’associazione cattolica) ha dedicato la sua intera vita. Per l’occasione ha ricevuto anche la visita del parroco Don Matta e di alcuni membri dell’amministrazione comunale che le hanno fatto dono di una targa commemorativa.