Ieri gli Agenti della Squadra Volante hanno svolto l’attività di prevenzione nel quartiere di Sant’Elia e intorno alle ore 12 l’equipaggio delle “Nibbio” che presidiava l’area del Lazzaretto ha notato e controllato un’auto con due giovani a bordo.

I due occupanti alla vista dei poliziotti si sono innervositi, gli agenti dunque isospettiti li hanno perquisiti. Il giovane al volante, Daniele Tintis 20enne di Cagliari, è stato trovato in possesso di 8 bustine di plastica contenti marijuana, circa 7 gr., che teneva ben nascoste all’interno di una custodia per occhiali, e 20 euro.

Gli Agenti hanno successivamente controllato l’abitazione del Tintis dove è stato trovato un beauty case contenente altri 53 gr. di marijuana, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e la somma di 1.390 €.Il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sarà processato oggi per direttissima.

Operazione “Akhua”: quattro sardi – arrestati oggi – dovranno presto rispondere dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

Una rete dedita a rifornimento e smercio di droga a Roma e in Sardegna e collegata a ‘ndrangheta e camorra è stata smantellata. I sardi nei guai – peraltro tutti già noti alle forze dell’ordine – sono Luca Zedde (30ene di Sorgono considerato il capo della cellula sarda), Francesco Fenu (48enne di Villamar), Giovanni Meloni (48enne di Gergei) e Roberto Nairi (56enne di Cagliari).

Il 30enne di Sorgono era in contatto con un calabrese, Vincenzo Polito, che gli forniva (dietro pagamento che avveniva grazie a Fenu) la droga. Zedde è stato arrestato nella casa di campagna dove viveva – protetta da recinzioni, videosorveglianza e cani da guardia – dai carabinieri di Cagliari e Oristano con il supporto dei Cacciatori di Sardegna. Gli altri due sardi coinvolti avrebbero comprato dai calabresi droga che Zedde non aveva accettato.