Tutti in piedi ieri sera dopo l’interpretazione, sul palco dell’Ariston, di Paolo Palumbo, il malato di Sla più giovane d’Europa, autore Siae.

Il 22enne ha commosso la platea e chi lo segue da casa: «Oggi è il giorno più felice della mia vita. Grazie, grazie e ancora GRAZIE», ha scritto lui stesso su Facebook a commento della serata. In tantissimi si sono prodigati nell’inviargli i propri commenti, tutti estremamente positivi e pieni di gratitudine e affetto.

«Il grande giorno è arrivato! Buongiorno amici, manca pochissimo e sono iniziati i preparativi. Nel frattempo mi godo un po’ l’affetto del mio insuperabile fratello, l’unico in grado di calmarmi e darmi sicurezza in ogni momento. Ci sentiamo oggi pomeriggio per aggiornarvi sull’esibizione! Un abbraccio a tutti voi», scrive su Facebook Paolo Palumbo commentando la sua esibizione sul palco dell’Ariston, questa sera.

Il suo triste primato, il più giovane malato di Sla di tutta l’Europa, non lo ha fermato: oggi, mercoledì 5 febbraio, Paolo Palumbo canterà sul palco del Festival di Sanremo e potrà così avverare il suo grande sogno. Complice il direttore del festival di quest’anno Amadeus che sentita la sua storia lo ha voluto sul palco. Il giovane cuoco oristanese colpito dalla Sla 4 anni fa quando ne aveva solo 18, ha scritto una canzone (“Io sono Paolo”) e la interpreterà grazie all’uso del comunicatore vocale e degli occhi, l’unica parte del corpo che Paolo può muovere.

Sul palco dell’Ariston insieme a lui saliranno il rapper Cristian Pintus, in arte Kumalibre e Andrea Cutri che dirigerà l’orchestra. Per Paolo Palumbo sarà una grande emozione, il giovane che affronta la malattia con ottimismo teneva davvero moltissimo a questa esibizione. Nel frattempo martedì Paolo ha incontrato il sindaco Biancheri e Mogol.