È stata rinviata al 6 febbraio la prossima udienza del processo contro l’attivista cagliaritano Mauro Aresu, in cui Matteo Salvini si è costituito parte civile.

Come riporta l’associazione Libertade, il legale del segretario della Lega, Claudia Eccher, dovrà adesso concordare una data in cui l’ex vice premier potrà presentarsi al Tribunale di Cagliari per deporre.

Mauro Aresu è stato querelato da Salvini per un post del 2017 in cui, annunciando l’arrivo a Cagliari del leader del Carroccio chiamava in causa piazzale Loreto, luogo in cui fu esposto il cadavere di Mussolini all’indomani della sua esecuzione. 

«Ringrazio tutti per gli attestati di solidarietà, ma diciamocelo chiaramente: Salvini è un compagno, sta sabotando la macchina giudiziaria – commenta il diretto interessato, Mauro Aresu, in un post pubblico su Facebook -. Denuncia tutti e poi non si presenta in tribunale andando ad ingolfare la macchina della giustizia borghese. Non può che essere così visto che Bossi gli ha detto che avrebbe “fatto la fine del suo amico Mussolini”. Però, caro compagno – prosegue Aresu indirizzandosi a Salvini – anche ieri hai scritto delle cose illeggibili che fanno sanguinare occhi e orecchie. Alla prossima riunione di collettivo dobbiamo prenderci un momento per fare critica e autocritica perché questo tuo personalismo e individualismo non fa bene al movimento. P.s.: scherzi a parte, udienza rinviata per la terza volta (sono un dilettante, c’è gente che è al dodicesimo rinvio)».

Domani, 20 gennaio, si svolgerà la prima udienza nella quale verrà sentito, quale presunta persona offesa, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.

L’attivista cagliaritano Mauro Aresu – come riporta l’associazione Libertade – è imputato per i reati di diffamazione, istigazione a delinquere e minaccia, per aver scritto nel 2017 un post indirizzato all’allora semplice segretario della Lega. 

Questa la frase scritta su Facebook da Aresu: «Ci apprestiamo ad accogliere Salvini a Cagliari come merita un uomo di tale portata: a Torino per il G7 la ghigliottina che fa molto rivoluzione francese. A noi piacciono invece i distributori di benzina di piazzale Loreto». Aresu è difeso dall’avvocata Marcella Cabras. 

Gli avvocati di Salvini, che si è costituito parte civile durante l’udienza preliminare, hanno chiesto un risarcimento che ammonta a 30.000 euro.

«Ancora una volta – si legge in un comunicato di Libertade solidale con Aresu – i rappresentanti delle istituzioni italiane agiscono sentendosi offesi da chiunque esprima liberamente il proprio pensiero e rivolga loro critiche politiche.