È morto per effetto di un colpo di fucile alla nuca Andreal Altea il cacciatore 43enne morto il 5 gennaio durante una battuta di caccia.

Lo ha stabilito l’autopsia eseguita ieri a Sassari su disposizione della Procura di Tempio Pausania. 

I compagni, sette in tutto, sono stati tutti inseriti nel registro degli indagati dalla pm del Tribunale di Tempio Pausania che ieri ha iniziato a sentirli. I cacciatori hanno rilasciato tutti dichiarazioni spontanee che saranno utili a ricostruire la dinamica dell’incidente.

Sono stati sequestrati anche i fucili utilizzati dal gruppo. Dagli esami effettuati non si è ancora avuto modo di ricostruire i fatti che hanno portato alla morte dell’assessore al Turismo del Comune di Aggius. L’ipotesi più probabile è che sia stato colpito da un colpo di rimbalzo. 

Appresa la notizia della morte di Andrea Altea, avvenuta ieri per un incidente di caccia aveva pubblicato un post quantomeno discutibile, vista anche la sua professione: «Bene. Dovrebbe succedere più spesso. Del resto ha avuto quello che lui aveva riservato ad un altro essere vivente. Ogni cacciatore che muore si illumina una stella in cielo. Speriamo in un cielo pieno di stelle», scriveva.

Dopo qualche ora, vista l’indignazione generale scatenata soprattutto nell’isola il suo post era stato rimosso, ma il medico, fervente vegano e animalista non ha gradito e pochi minuti fa ha pubblicato un altro post, ancora più offensivo e violento. “LA CACCIA, IL MEDICO E I COGLIONI DA TASTIERA” così titola il medico vegano, che nella sua pagina Facebook si fa chiamare Pasquale Mario Meleam Bacco. «Facebook ha cancellato il mio post sulla caccia, anche in seguito alle segnalazioni dei signori cacciatori. Questi signori in privato mi hanno augurato la peggiore morte – scrive Meleam – a me, amici e vegani in genere. Questa gentaglia non è abituata a rispettare le opinioni altrui, perché i cacciatori sono abituati ad uccidere e trucidare altri esseri viventi senza nessuna difesa (tra mille sofferenze)».

Forse preso dalla rabbia e senza rendersi conto di agire esattamente come i leoni da tastiera di cui parla prosegue: «Quindi questa gente, in campagna, mentre fuma, piscia, scorreggia e parla di fica, si DIVERTE ad uccidere altri esseri viventi. Ogni tanto si sparano tra di loro e si ammazzano, provando cosa significa essere sparati. E questo mi dovrebbe dispiacere? Beh no, non mi dispiace affatto».

«A me i cacciatori fanno schifo – conclude il medico vegano- e non sarò mai dispiaciuto per la morte di uno che per “sport” uccide e causa atroci sofferenze ad altri esseri viventi. E se avete le palle mettete in pubblico quello che mi avete scritto in privato. Sperando in un mondo con sempre meno cacciatori, vi saluto».