Il 2019 è stato per il Cagliari Calcio un anno altalenate, iniziato a gennaio con ritmi piuttosto fiacchi e fortemente in bilico tra la serie cadetta e la A, ma che è terminato con risultati oltre le aspettative di club e tifosi, regalando grandi emozioni a tutto il popolo rossoblù.

Ma quali sono stati gli episodi e i momenti più peculiari della squadra sarda?

A gennaio ci sono state, per volere sia della società che dei singoli giocatori, diverse partenze che apparentemente sembravano aver smembrato l’identità dello spogliatoio. A salutare per primo l’isola è stato il capitano Daniele Dessena, il quale viene acquistato dal Brescia di Patron Cellino, seguito poi da Marco Sau e Diego Farias, altre due colone rossoblù, ma ai quali iniziava a star stretta la Sardegna. Il brasiliano, farà nuovamente una breve apparizioni ad agosto, durante il ritiro a Pejo, ma ormai è fuori dagli schemi di Maran. A gennaio inizia anche la telenovela con Nahitan Nandez, che a distanza di 12 mesi, seppur con caratteristiche diverse, sembra non essere ancora terminata.

Arrivano le soddisfazioni oltre la massima serie: il sogno di indossare la maglia azzurra si concretizza per quattro campioni rossoblù. Mentre Romagna viene convocato con l’Italia U21, invece, Nicolò Barella, Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti arrivano nella Nazionale maggiore.

Con gli Azzurri, Barella e Pavoletti lasciano la loro firma, siglando il loro primo gol in Nazionale: il sogno che diventa realtà.

Ma per Pavoletti il 2019 è anche l’anno della sua stagione da record. Il Cagliari chiuderà a maggio la stagione con 41 punti e il 15esimo posto in classifica. Il bomber trentenne di Livorno ha disputato un campionato superlativo: 16 gol in serie A, 2 in Coppa Italia, esordio e gol in Nazionale.

Ma l’anno che sta per terminare verrà ricordato anche per la cessione di Nicolò Barella, l’operazione economica più importante (fino a questo momento) del Cagliari, un colpo da 45 milioni più bonus. Da mesi si vocifera l’arrivo del 18 rossoblù all’Inter, durante la trattativa spunta fuori anche la Roma. Il calciatore sceglie però di approdare alla corte di mister Conte a Milano.

Gente che va e gente che viene. Un grande abbandono, per un grande arrivo. La città esplode di entusiasmo dopo che Giulini comunica il rientro a casa di Radja Nainggolan. Il Ninja viene accolto da tutto il popolo rossoblù come il salvatore, il figliol prodigo che rientra a casa: all’aeroporto si danno appuntamento centinaia di tifosi. Radja definirà la sua: “una scelta di cuore”.

Ma Giulini questa volta non vuole lasciarsi nulla alle spalle, dal Napoli acchiappa Marko Rog e dal Boca Juniors arriva anche il tanto atteso Nandez: una fiaba a lieto fine, se non fosse per tutti i pettegolezzi che da qualche settimana si susseguono su social e stampa.

La stagione 2019/20 inizia nel peggiore dei modi: infortunio di Alessio Cragno e di Leonardo Pavoletti e due sconfitte consecutive in casa contro Brescia e Inter. Ma questo è l’anno del centenario della società rossoblù e il cinquantesimo della vittoria dello scudetto: bisogna porre subito rimedio. A rinforzare i pali arriva Robin Olsen direttamente dalla Roma e in attacco Giovanni Simeone, detto El Cholito, dalla Fiorentina.

Riparte dalla trasferta al Parma il Cagliari di Maran, grazie alla doppietta di t4esta di Capitan Luca Ceppitelli e al gol di Simeone vince. E qui inizia la serie positiva dei rossoblù che si interromperà solo lunedì 5 dicembre alla Sardegna Arena contro la Lazio. Sono 13 i risultati utili consecutivi fino al maledetto Monday Nigth di dicembre: un risultato così non lo si vedeva dai tempi di Manlio Scopigno.

Ma il Cagliari in questo inizio di stagione ha raggiunto un altro grande traguardo: il campionato non è neanche a metà che i rossoblù sono sesti in classifica, record che ricorda i tempi in cui in campo scendeva Rombo di Tuono. E proprio lui, Gigi Riva, lo scorso 18 dicembre è diventato presidente onorario del Cagliari calcio: un regalo di Natale speciale del presidente Tomaso Giulini.

Da ieri, domenica 29 novembre, sono ripresi gli allenamenti ad Asseminello, i ragazzi di Maran sono tornati carichi e pronti ad iniziare una nuova sfida e allora: cosa ci riserverà questo 2020 in casa rossoblù?

Un Benevento esagerato stende l’Ascoli 4-0 nel posticipo della 19esima giornata di Serie B e lo fa con un Marco Sau straripante: tripletta per il bomber di Tonara e gol di Tuia. 

Sau si riprende così la scena dopo la sofferta cessione di quest’estate. Per lui ora sono cinque i gol in campionato, ma è tanta soprattutto la fiducia ritrovata dopo una prima parte di stagione un po’ altalenante, vissuta tra alti e bassi con tanta qualità ma pochi palloni andati in rete.

Ora “Pattolino” Sau potrà reclamare al mister Pippo Inzaghi una maglia da titolare anche nelle prossime gare. Le quotazioni del centravanti barbaricino erano comunque in rialzo nelle ultime settimane e l’affiatamento con Massimo Coda in netta crescita. 

Il Benevento sta letteralmente ammazzando il campionato con 12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, il Pordenone, e 15 sulla terza, il Crotone. Con un Sau così, per le “streghe”, non sarà difficile fare ritorno nella massima serie dopo due anni di assenza.