Perché è un bravo Ragatzu… cantata va meglio.
Hanno deciso di stupirci e ci stanno riuscendo. Però adesso basta, ci accontentiamo di un pareggio senza tiri in porta. Questo da tifoso trepidante, quale siamo diventati. La disamina della partita segnala precauzioni e pretese. Prima di tutto il fatto che siamo la squadra rivelazione non ci deve costringere a doverlo confermare ogni volta.
Anche gli avversari normali possono fare belle partite e noi scontarle. Si tratta di distinguere tra la normalità e l’eccezione. Anche per vedere se l’abbiamo favorita noi.
Pellegrini ha scontato domenica una sua grande dote: il marcamento immediato sull’uomo, senza dargli agio di agire, anche a centrocampo. Ha un tackle d’impeto, di prima intenzione, ma ieri ha trovato un avversario che stoppava e ripartiva, tutto in uno e l’ha lasciato qualche volta sul posto. Le doti le possiede, basta saperle adattare.
Ricordo una intervista di tanti anni fa: chiesero a Santon, allora terzino di grandi speranze, quale fosse il giocatore della primavera che l’aveva maggiormente impressionato. Rispose facendo due nomi: Balotelli e Ragatzu. Io l’ho sempre stimato, l’avrei richiamato al Cagliari almeno due anni prima, ora si accettano scuse.
Nandez non è in un buon periodo. Non punge più con gli inserimenti sulla destra e non produce più il suo pezzo migliore, il cross teso. Non so se dipenda da un suo calo di condizione o da un utilizzo che non gli permette di esprimersi. Comunque sono momenti normali, in ogni squadra si hanno cali individuali, l’importante è scoprirne la casualità, sperando che il calo non sia generale, come sta succedendo al Napoli.
Quest’anno però abbiamo ben altri problemi, e ci permettiamo antichi sogni, so che Giulini si è già informato sui costi di un viaggio aereo per le varie capitali europee. Sarebbe una gran bella cosa, perché abbiamo tanti emigrati sardi che non vedono l’ora di esibire il loro orgoglio con una bandiera dei 4 mori che ultimamente ha dovuto subire molti affronti.