In tre come riporta Ansa, sono finiti al pronto soccorso con dissenteria, vomito e dolori addominali, per aver ingerito funghi tossici appartenenti alla famiglia dei “Agaricus Xanthodermus”, molto simili ai prataioli.

Dal Pronto Soccorso di Sassari e da quello di Alghero, fanno sapere che le persone sono fuori pericolo, ma invitano tutti a far analizzare i funghi prima di consumarli, da personale esperto.

Basta rivolgersi alle sedi dell’Ispettorato Micologico, la consulenza è gratuita e dopo l’esame il personale rilascia una certificazione sulla commestibilità e le modalità di consumo dei funghi analizzati

Tre le persone rimaste, negli ultimi giorni, intossicate a causa di funghi non commestibili. Fortunatamente, stanno bene e sono rientrati a casa, dopo un periodo di osservazione. A riportare la notizia, Ansa.

Un 29enne è finito al Giovanni Paolo II di Olbia domenica. Vomito e dolori addominali violenti, questi i sintomi, gli stessi registrati da padre e figlia di Telti il giorno dopo.

Il primo aveva ingerito Ramaria, conosciuta anche come cavolfiore. Se poco cotto o troppo maturo, crea problemi all’apparato intestinale. Padre e figlia invece avevano consumato il fungo dell’olivo (Omphalotus olearius), velenoso. Eseguito per tutti il protocollo da intossicazione alimentare con la consulenza dei micologi.