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“Non ci si può rilassare. Cacciatore ha fatto il portiere e a posteriori avrebbe fatto meglio a lasciare entrare il pallone”

Non ci si può rilassare.

 

In una trasmissione di Bruno Corda, per spegnere gli entusiasmi su Farias, dissi che indovina una partita ogni sette, per cui speravo migliorasse a ogni sei, cinque. È giocatore che ti può esaltare, ma anche infastidire. Ieri è stata una di quelle partite che indovina, lo capisci dalla prima azione. Bisognava dedicargli quindi maggiore attenzione. Spesso si atropellia da solo, ma qualche volta gli esce fuori la giocata mirabolante.

Cacciatore ha fatto il portiere e a posteriori avrebbe fatto meglio a lasciare entrare il pallone. 

Proprio quando il Lecce sembrava perdere intensità, guadagnando in rassegnazione, la partita è cambiata. Già prima il Lecce trovava spazi agevoli sulla destra che gli facevano guadagnare traversoni telefonati. 

Noi abbiamo agito senza premure, eravamo tecnicamente superiori, e il gol di Radja ce l’ha sancito. La squadra, ma anche io devo convincermi che pretendere di stare in una certa posizione di classifica implica un impegno fisico e psichico superiore che non ammette cali di atteggiamento. 

Se poi si analizza in dettaglio ieri abbiamo tirato poco in porta, siamo stati meno arrembanti, fidandoci che sarebbe bastato. Ci ho creduto anch’io, che sarebbe bastato.

Sulle fasce i due terzini non spingevano, non è la loro attitudine, e solo Radja riusciva a dare strappi violenti all’azione. Nandez ha vanificato certe iniziative finendo per perdersi per eccesso di iniziativa. Maran ha fatto entrare Ionita, che ha avuto occasione subito di scattare libero sulla destra, ma si è fermato da solo per mancanza di idee e ha crossato. Non si sa per chi. Potevamo sfruttare gli spazi che ci hanno lasciato, ma Simeone non ha concluso molto e Joao Pedro è scivolato su un contropiede, dove avrebbe potuto anche dare al centro per Simeone. E così sono due le scivolate che ci castigano. 

Spero che ci sia un richiamo di impegno senza presunzioni di sufficienza, come insegna la Juve che suda e sbuffa anche quando potrebbe rilassarsi. Potrebbe bastare. 

Faragò teniamolo in maggiore considerazione, almeno quando non c’è Pellegrini dall’altra parte. 

 

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