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Cagliari e il girone dantesco di noi genitori che accompagniamo i figli a scuola

E, se non vi sembra abbastanza, tutto ciò succede in una qualsiasi giornata di bel tempo perché quando piove o anche quando solo è nuvoloso e qualche tuono si sente all’orizzonte, lasciate ogni speranza voi che di lì passate. Insomma, la situazione a Cagliari è questa: praticamente il 90 percento dei genitori ha la pretesa di accompagnare il proprio figlio a scuola in macchina facendolo passare col proprio mezzo direttamente dal cancello d’ingresso e fino al banco.

Pigrizia? Maleducazione? Cambio di abitudini generalizzato? Forse un misto di tutte e tre le problematiche: se fino a qualche decennio fa i ragazzini, almeno dalle medie in su, venivano mandati soli a scuola, a piedi o in bus e a prescindere da qualunque clima Zeus prevedesse per la giornata, oggi agli studenti viene rimboccato il colletto del grembiule e tenuto lo zaino fin dentro il caseggiato scolastico, come se l’ieri fosse così diverso dall’oggi.

Certo, i tempi sono cambiati e su questo non ci piove: basti pensare ai tantissimi studenti che non vengono più iscritti nelle scuole di quartiere e ai tanti che frequentano vicino al posto di lavoro dei genitori che magari è lontano da casa. Ma molto spesso ecco chi, nonostante non appartenga a queste categorie, la macchina la deve tirar fuori dal parcheggio o dal garage lo stesso: ed ecco montagne di quattro ruote accatastate di fronte agli istituti.

Risultati: figli che non hanno più l’abitudine a fare due passi quotidianamente, quintali di gas di scarico inalati, nervosismo all’ennesima potenza per il non riuscire a districarsi nella giungla selvaggia di auto con genitori indiavolati, strade limitrofe intasate e, ultimo ma non meno importante, enorme pericolo per chi i piedi, invece, li usa. Attraversare una strada in queste condizioni e farlo tutti i giorni, innegabilmente porta a rischiare investimenti quotidiani: e la cronaca ci riporta alla dura realtà. Qualche settimana fa una nonna è morta a Iglesias mentre faceva da scudo alla nipotina che accompagnava a scuola: le due sono state falciate da un’auto mentre attraversavano la strada. Stessa sorte, ma per fortuna meno tragica per una madre a una figlia a Serdiana, anche loro travolte da un Suv mentre si recavano a scuola. Di recente in via Venezia a Cagliari, il posteggio per i disabili era costantemente occupato: è stato necessario il presidio costante dei vigili urbani per far tornare la situazione-strada alla normalità.

Brutte coincidenze? Forse no, considerato che le auto di chi accompagna i bambini a scuola nel giro di questi decenni si sono moltiplicate come funghi dopo la pioggia. Quanto, in certi casi, sarebbe più sano e corretto mandarli a scuola soli o accompagnarli a piedi? Che i pericoli percepiti o reali siano maggiori questo possiamo solo immaginarlo: sta di fatto che, come insegnamento, sarebbe forse la cosa migliore. In Svizzera i bambini vanno a scuola da soli già dalla scuola dell’Infanzia: nei quartieri residenziali i bimbi si danno appuntamento e, mentre si recano in classe, vanno a prendere i piccoli colleghi e camminano tutti insieme verso le scuole. Aria fresca del mattino, due chiacchiere in compagnia, responsabilità nei confronti di se stessi e dei propri amici: sono tantissime le buone pratiche che si imparano da un’esperienza simile.

In Italia e anche a Cagliari e in qualche paese dell’Isola come Assemini e Muravera, era, ed è in certi centri, in uso un progetto dal nome evocativo, Piedibus: si tratta di un ‘autobus che va a piedi’, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. Che ci sia pioggia o sole, caldo o vento, la carovana raggiunge la scuola in autonomia e senza l’uso delle quattro ruote.

Paradossalmente siamo proprio noi genitori che, per proteggere i nostri figli, contribuiamo ad aumentare i pericoli e il degrado dell’ambiente. Promuovere l’andare a scuola a piedi è un modo per rendere la città più vivibile, meno inquinata e pericolosa e responsabilizzare i piccoli studenti. E se non sappiamo da dove iniziare per rendere l’ambiente più sano e le strade meno caotiche, proviamo a cominciare ogni mattina con una bella passeggiata verso la scuola.

 

 

 

 

 

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