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L’ottava meraviglia, l’ottavo risultato positivo consecutivo: il Cagliari non si ferma più

Un mercoledì notte da leoni, in una partita difficile, dove il cuore e la determinazione dei rossoblù nostrani ha avuto la meglio su un Bologna che ha solo provato a difendersi. Il Cagliari di Maran ribalta lo 0 a 1 del primo tempo con una doppietta di Joao Pedro (Meravigliao) e un favolo gol di Giovanni Simeone. Nonostante l’autogol di Faragò al 90° sono i padroni di casa a chiudere per 3-2 la partita.

Un primo tempo giocato ad intermittenza. Il Cagliari che parte bene, schiacciante, ma un errore di Joao Pedro è fatale: rigore per il Bologna e gol di Santander che illude gli emiliani. Black out di diversi minuti per i sardi, ma gli emiliani non riescono ad approfittarne. Sacchi manda tutti negli spogliatoi con gli ospiti in vantaggio.

Brusio e paura alla Sardegna Arena per un sogno che rischia di finire, eppure nell’aria c’è qualcosa di magico. Il pubblico non smette di incoraggiare la sua squadra.

Nella ripresa il Cagliari sembra aver resettato il primo tempo: raddrizza i piedi, mira dritta all’obiettivo, crea disordine ai bolognesi e ribalda totalmente la partita. Il Cagliari vince e il Bologna crolla. Rog, migliore in campo traina la squadra. Joao Pedro, si fa subito perdonare il penalty. Poi ci pensa il Cholito a fregare Skorupski, i rossoblù raddoppiano. Ma non basta, il numero 10 di Maran è affamato, cerca e trova il secondo gol. Doppietta per il brasiliano. Si aspetta il fischio finale dell’arbitro, quei pochi minuti restanti sembrano non passare più, eppure la vittoria è tra le mani. Al 90’ l’autogol di Faragò spaventa, ma passa in sordina.

Delirio e brividi trascinano i ragazzi di Maran, che ancora una volta in questa stagione hanno dato prova di grande di solidità e carattere. I padroni di casa escono a testa alta dalle mura amiche tra gli applausi di una tifoseria compatta.

Sorride Mister Maran in sala stampa davanti ai giornalisti, la soddisfazione gliela si legge negli occhi: “I ragazzi migliorano giorno dopo giorno e crescendo come personalità, qualità di gioco ed interpretazione. Oggi è stato bello vedere lo stadio gioire con la squadra e creare questo entusiasmo contagioso. Al di là della classifica è gratificante essere stimati dai nostri tifosi. Anche a Torino abbiamo cercato di vincerla, oggi anche in svantaggio avevamo voglia di rimontarla: serviva solo migliorare alcuni aspetti che dovevano renderci più efficaci. Ho dei ragazzi che lavorano e si applicano, oltre ad avere una gran voglia di stupire. Sappiamo che la crescita passa attraverso il lavoro”.

“La partita più bella?”, conclude Maran, “Beh quella deve ancora arrivare”.

 

È Joao Pedro a parlare per primo in zona mista: “Siamo riusciti a fare tre gol, potevamo farne molti di più. Abbiamo sofferto per nostri errori, ma sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. È un anno importante per club e città, lavoriamo tanto perchè sappiamo che il lavoro paga. C’è qualità ma anche la testa giusta. La squadra ha cambiato in avanti perchè abbiamo perso Pavoletti, ho cercato di adattarmi al massimo ed aiutare. Ho lavorato tanto per migliorare. Sono contento perchè in campo mi diverto. Anche quando abbiamo preso gol ci siamo guardati con la consapevolezza di poter comunque vincere”

Arriva anche Simeone, al suo quinto gol con la maglia rossoblù: “Stiamo facendo le cose giuste. Dobbiamo goderci questo momento, abbiamo una classifica importante. Non vuol dire ancora nulla. Siamo in crescita e possiamo ancora migliorare. Oggi non abbiamo fatto fatica. Abbiamo fatto tutte le cose bene, mancava solo buttare la palla dentro. Anche se stavamo perdendo 1-0 nel primo tempo eravamo protagonisti. Abbiamo voluto vincerla. Il pubblico? Lo sento ogni giorno. Anche l’altro giorno mi hanno fermato e mi hanno detto che stavamo facendo bene. Quando uno non fa gol è difficile, ma sto lavorando bene perché sto trovando il mio equilibrio. Ho avuto la mia opportunità e sono sempre andato su ogni pallone. Sono contento. Contro il portiere? Ho pensato a fare la finta di calciare forte. Mi sono ricordato di un gol di Falcao che aveva segnato con l’Atletico al Camp Nou contro il Barcellona. Ci sarà sempre da soffrire”.

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