Un giovane agricoltore, 29enne, di San Gavino Monreale è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri della Stazione di Serrenti dopo che ha aggredito i militari che lo avevano trovato in stato di alterazione psicofisica, forse a causa dell’alcol, mentre vagava in un campo a lato della carreggiata della SS 131.

Il giovane poco prima aveva lasciato la sua auto ferma in mezzo alla carreggiata all’altezza del km 31 della Statale, costituendo un pericolo per gli altri automobilisti e si era allontanato. Alcuni automobilisti e il personale ANAS hanno quindi segnalato l’auto abbandonata al 112 e i carabinieri si sono messi sulle sue tracce, trovandolo in chiaro stato di alterazione psicofisica.

I carabinieri hanno poi messo in sicurezza il mezzo che dai controlli seguenti risultava anche privo di copertura assicurativa, e quindi lo hanno sequestrato; mentre cercavano di riportare il giovane sulla strada lui si è attaccato con le braccia al guardrail dando in escandescenze, urlando e inveendo contro i militari con aggressività e minacciandoli di morte.

Così veniva immobilizzato ed arrestato per violenza minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Il giovane è ora agli arresti domiciliari in attesa di udienza direttissima fissata per lunedì prossimo a Cagliari.

Beniamino Zuncheddu ha commentato la notizia del rientro in Italia di Chico Forti.

“Beniamino Zuncheddu ha a cuore la sorte e i diritti di tutti i detenuti, quindi è molto felice che Enrico Forti abbia ottenuto di scontare la sua condanna in Italia e che le istituzioni si siano prodigate per favorire che ciò accadesse” ha detto il suo avvocato Mauro Trogu.

“Non nasconde però la sua delusione per essere stato totalmente ignorato da quelle stesse istituzioni che sembrano guardare più a ciò che accade nei tribunali esteri che non a come viene amministrata la giustizia in Italia, e non si sono accorte della sua assoluzione con formula piena (per non aver commesso il fatto) dopo quasi 33 anni di carcerazione” ha poi aggiunto il legale.