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Cagliari tra le tappe della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Partirà da Madrid domani, 2 ottobre, la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. La scelta della data non è casuale, il 2 ottobre 1869, 150 anni fa, infatti nasceva Gandhi e il 2 ottobre coincide per questo, con la Giornata Mondiale della Nonviolenza. Nel mondo attualmente ci sono conflitti che coinvolgono 69 paesi e vedono 818, tra eserciti, organizzazioni terroristiche, milizie private e mercenarie, imbracciare le armi. La guerra è la forma più esplicita di violenza, ma non l’unica. Violenza ambientale, sessuale, religiosa, economica, caratterizzano la nostra società. L’obiettivo della Marcia è quello di dire no a tutte le forme di violenza.

 

In particolare la lunga Marcia attraverso il pianeta servirà per chiedere la proibizione delle armi nucleari, e il disarmo graduale e proporzionale degli Stati Uniti. La riforma delle Nazioni Unite, affinché possano davvero lavorare per la pace, e per attutire le conseguenze dei cambiamenti climatici. Infine la creazione delle condizioni per un pianeta integralmente sostenibile, e di un sistema socio-economico rispettoso dei singoli e delle comunità.

A Cagliari, è prevista una serie di eventi legati alla Marcia. In particolare domani alle 17.30 verrà inaugurata al Mem la mostra fotografica “100 anni di pace”, del Centro Studi Sereno Regis di Torino, visitabile fino al 9. La mostra è arricchita da tre pezzi sardi,  l’arazzo “Pace per tutti”, realizzato da Dolores Ghiani, il televisore che Pierpaolo Lai si era visto pignorare quando aderì alla battaglia dell’obiezione fiscale contro le spese militari. La vecchia Tv è stata trasformata in un opera dedicata alla pace da Luigi Lai. Infine della mostra farà parte la una copia della “Rinascita Sarda”, del ’69 con i fatti di Pratobello, la battaglia sarda della nonviolenza.

 

 

 

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dal recital “Versi di pace”, interpretato dalle attrici Rita Atzeri e Gisella Vacca. Carlo Bellisai e Antonello Murgia, portavoce del comitato organizzatore, illustreranno temi e contenuti dell’esposizione. Il 4 ottobre, sempre alle 17.30, sarà proiettato il documentario “The wash”, di Tomaso Mannoni, alla presenza del regista. Poi, presente l’autrice, sarà la volta del libro di Lisa Camillo “Una ferita italiana”, casa editrice “Ponte alle grazie”, a cura dell’associazione “Miele Amaro”. Il 9 si chiude con un evento che ha segnato la storia della Sardegna: “Pratobello 50 anni dopo – testimonianze”. A cinquant’anni dalla lotta di Pratobello, la lezione di civiltà che il paese di Orgosolo ha dato alla società, il comitato sardo di supporto alla Marcia Mondiale celebra la ricorrenza con la proiezione del documentario “Sa lota”. Sarà presente la coautrice Maria Bassu, in una serata impreziosita dal canto del “Tenore Supramonte de Orgosolo”. Sono previsti dibattiti aperti al pubblico.

 

 

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