È successo due giorni fa, nel negozio Divas, di via Cagliari ad Assemini, gestito dalla giovane commerciante Sabrina: «Vendo accessori moda -racconta la giovane- ho tante ragazze sportive tra le mie clienti e diverse giocano a pallavolo. Mi ha chiamato un ragazzo, mi ha proposto di sponsorizzare la squadra femminile di volley, in cambio avrebbe fatto biglietti da visita, volantini e pubblicità durante le partite, mi ha messo fretta, io ero distratta dalle clienti. Mi ha chiesto la Pec per la fattura, ma poi è sparito coi miei soldi».

Sulle prime si prova imbarazzo, si pensa di essere stati ingenui, ma poi prevale la rabbia. Sono soldi guadagnati col lavoro, e il pensiero che qualcuno te li porti via ti fa reagire. È quello che ha provato Sabrina, che dopo un attimo di delusione ha deciso di denunciare tutto. Prima sui social, per mettere in allarme gli altri commercianti, poi ovviamente alle forze dell’ordine. Dopo qualche ora dalla pubblicazione del suo post hanno cominciato a contattarla altre vittime del raggiro per confrontarsi e scoprire che si trattava della stessa persona.

«In molti si vergognavano di denunciare, perché ci si sente stupidi per essersi fatti fregare. Ma dopo che io ci ho messo la faccia, la gente ha cominciato a scrivermi, da Pula, Sarroch, Cagliari, Quartu, Selargius. Qualcuno ha conservato i video in cui il truffatore, un ragazzo sui 35 anni, si riconosce bene, e dove ho sporto denuncia, mi hanno detto che era un personaggio già noto per gli stessi reati, quindi presto lo fermeranno. Per ora sono circa venti le persone “fregate”, ma alcune si sono vergognate tanto da non averlo confessato neanche in famiglia. Invito tutti a fare attenzione perché è ancora libero di agire indisturbato. E a chi non ha il coraggio di denunciare- conclude Sabrina- dico, che l’unico a doversi vergognare e lui ».

Si è presentato in un’abitazione di via Visconti a Cagliari fingendosi un tecnico di Abbanoa. Ad aprirgli la porta un’anziana donna di 80 anni.

Come riporta l’Ansa, l’uomo le ha chiesto di poter controllare il contatore e le ultime bollette. Subito dopo le ha detto che c’era un errore nei conteggi e che Abbanoa le avrebbe rimborsato 450 euro, non prima però di una piccola somma di arretrato che l’anziana avrebbe dovuto dargli.

Dopo essere andata a prendere il portafogli il finto tecnico le ha chiesto altri documenti. La donna è andata a prenderli ma al suo rientro ha sorpreso il malfattore che cercava di intascarsi il denaro della donna per poi dileguarsi. Sono state le urla dell’80enne a mettere in fuga il truffatore. All’arrivo dei poliziotti della Squadra Volante il finto dipendente Abbanoa era già scappato.

Le indagini sono in corso per smascherare il truffatore.