Si prevede una buona vendemmia qualitativa in Sardegna, ma ‘azzoppata’ per quantità dal forte vento dei primi giorni di maggio – sottolinea Coldiretti – che ha colpito soprattutto il Vermentino.
Da una stima dell’associazione, su dati presentati nel dossier di Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini, si prevede in Sardegna una produzione di 380mila ettolitri, inferiore del 13% rispetto all’anno scorso (-16% il dato nazionale). A livello territoriale la produzione aumenta solo in Toscana (+10%), è stabile in Valle d’Aosta e Molise mentre cala in tutte le altre regioni. L’annata è proceduta regolarmente, interrotta i primi di maggio dall’abbassamento delle temperature e da un forte vento che ha causato – come riporta il dossier – “un ritardo nella fioritura e un rallentamento del ciclo vegetativo della vite con risvolti negativi sull’allegagione, determinando colatura con perdite produttive sulle varietà a bacca bianca, in particolare su Vermentino, Torbato, Vernaccia e varietà precoci come Chardonnay e Sauvignon”.
Lo confermano le vendemmie che in questi giorni stanno entrando nel vivo.
Secondo le stime di Coldiretti in Sardegna quest’anno si produrrà lo 0,83% del vino italiano in una superficie vitata di oltre 27mila ettari così distribuiti: oltre 9700 ettari nell’ex provincia di Cagliari, 7900 circa nella provincia di Sassari-Gallura, 6600 circa in Nuoro-Ogliastra e oltre 3100 a Oristano. La Sardegna vanta una Docg, 19 Doc e 15 Igt alle quali sono destinate circa 15mila ettari.