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Andrea, lo studente che è riuscito a far issare la bandiera arcobaleno a Tortolì, Lanusei, Baunei e Villagrande

andrea al pride

Foto Martina Pilloni

Ventuno anni ma le idee ben chiare: Andrea, studente universitario nato a Tortolì e residente ora a Cagliari, non le manda di certo a dire. E per questo scende in piazza: parole d’ordine, rispetto e accettazione. Eccolo al Sardegna Pride dello scorso sabato, orgogliosamente con una gonna in chiffon arcobaleno e tacco 15 dopo che, su sua richiesta, i comuni di Tortolì in primis e a seguire Lanusei, Baunei e Villagrande hanno issato la bandiera arcobaleno e della pace all’ingresso dei rispettivi palazzi civici.

Foto Martina Pilloni

Andrea è un ragazzo pieno di interessi e voglia di vivere: per pagarsi le tasse dell’università lavora come cameriere, collabora con Vistanet come pubblicista, si diverte a fare il designer di una linea di magliette volte a promuovere la virtù per lui più importante, il rispetto. Rispetto delle diversità, rispetto dei gusti di ognuno, rispetto gli uni verso gli altri. Ed eccolo li, al Pride, metà colletto bianco e metà festoso manifestante: “Mi sono vestito così ovviamente per mostrarmi e destare scalpore, era solo un semplice dress code per l’occasione, una provocazione, il Pride è anche spettacolo, divertimento. Nella vita di tutti i giorni indosso sneakers, felpa e jeans. Le mie scarpe erano rappresentative dei tacchi lanciati dalla transgender Sylvia Rae Rivera contro la polizia a Stonewall. La dicotomia classica uomo donna non mi rappresenta, io sono gender fluid e quell’abbigliamento mi rappresentava in pieno”.

Ma lui è così: serissimo ed eccessivo allo stesso tempo. Perchè le due facce non per forza devono scontrarsi: “Ero al Pride per combattere le discriminazioni e per lanciare un appello. Genitori, insegnate ai vostri figli il rispetto e l’accettazione. Pensate che instillando odio e omofobia i vostri bambini crescano felici? L’amore è la vera forza che muove il mondo. E non è importante da dove o chi provenga, basta che ci sia”.

Foto Marco Corrias

 

 

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