Si tratta di molluschi gasteropodi che vivono in zone ricche di vegetazione come il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Si nutrono di alghe verdi, solitamente hanno un manto scuro o nero, esistono però anche esemplari rossicci o quasi bianchi. Dotati di due piccole pinne laterali simili ad ali, quando nuotano sembrano volare.
Domenica pomeriggio nella spiaggia di Giorgino ne sono state avvistate due. La corrente le ha portate fino a riva, nonostante i tentativi, i molluschi non riuscivano a tornare al largo. L‘Alpysia Depilans, questo il suo nome scientifico, può raggiungere dimensioni ragguardevoli, fino a 30 centimetri di lunghezza. Quando si sentono in una situazione di estremo pericolo secernono una sostanza formata da inchiostro violaceo e da un liquido vischioso chiamato opalino, che si attacca alle antenne dei predatori disorientandoli, consentendo alla lepre di mare di scappare.
Questi molluschi sono dotati di una conchiglia trasparente, sottilissima e molto fragile. Un tempo l’Alypsia Depilans era considerata tossica, si pensava che toccandola si potessero perdere i peli e i capelli, per questo infatti viene chiamata “Depilans”. In realtà la lepre di mare è innocua, come si vede nella foto viene presa a mani nude. Non è però commestibile, perché si nutre di un’alga che produce neuro tossine, mangiarla potrebbe essere molto pericoloso. Talvolta capita che qualche cane, durante una passeggiata al mare ne mangi una spiaggiata, con conseguenze anche letali.