Nella giornata di ieri personale della “quarta sezione” della Squadra Mobile di Cagliari, nell’ambito di un mirato servizio volto al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed in particolare della coltivazione illegale della marijuana, ha arrestato Fabrizio Giacalone 42enne nato a Cagliari.

Gli investigatori della Polizia di Stato da svariati giorni avevano acclarato che a Perd’e Sali, nel comune di Sarroch, fossero state impiantate delle serre indoor per la coltivazione illegale di marijuana condotte dall’uomo.

Nella mattinata di ieri gli Agenti della Squadra Mobile hanno effettuato ad un primo controllo in strada di Giacalone che ha manifestato sin da subito segni di insofferenza. La perquisizione domiciliare avvenuta poco dopo ha avuto esito positivo.

All’interno dell’abitazione c’era una stanza in cui era stata allestita una serra indoor in perfetto funzionamento ed in cui sono stati ritrovati strumenti idonei alla coltivazione, quali sacchi di terra aperti, innaffiatoi , vasi vuoti e confezioni di fertilizzante ad alte prestazioni aperti.

Sono state sequestrate 50 piantine di marijuana in coltivazione ed in avanzato stato di crescita, 100 vasetti con seme appena posto, tre infiorescenze di marijuana, para luci, ventilatori, misuratori di temperatura e grado di umidità, bilancini elettronici , macchine per il sottovuoto , testi per la coltivazione della marijuana e cataloghi semenze.

“Questa è mia figlia, pestata da due ragazze ieri zona lido/cavalluccio marino. Dopo il pestaggio calci e pugni e dopo averle sbattuto ripetutamente la testa in un cancello e presa per un braccio e fatta strisciare a terra sono scappate”.

Inizia così il post su Facebook di una mamma che denuncia il pestaggio subito ieri dalla figlia di 16 anni.

La donna ha pubblicato le foto delle ferite causate dall’aggressione: tagli a mani, gambe e braccia, lividi sul volto e altro. “La denuncia è alle porte” scrive la madre della ragazzina aggredita, promettendo conseguenze legali per le due coetanee che hanno pestato la figlia.

I Carabinieri hanno raccolto la testimonianza della giovane e sono ora sulle tracce delle responsabili. Si tratterebbe di due ragazzine che avrebbero aggredito la vittima per un ragazzo conteso.