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Si è concluso il secondo Cammino 100 Torri: il turismo sostenibile è una realtà (FOTO)

«È stato un po’ diverso rispetto all’anno scorso- ha dichiarato Nicola Melis barba lunga e viso bruciacchiato dal sole – in primis abbiamo deciso di fare un giro con meno persone e questo ci ha permesso di risolvere tanti piccoli problemi in modo molto più semplice. Abbiamo cambiato il periodo, per poterci godere al meglio la Sardegna. Soprattutto posticipare la partenza ci ha consentito di camminare più leggeri, meno peso nello zaino, possibilità di portarsi più acqua specialmente nella seconda parte, dopo Olbia dove le temperature erano più alte». Lo scorso anno infatti Nicola Melis, ideatore del Cammino, e compagni erano partiti a febbraio, in questo modo si erano dovuti portare abbigliamento pesante, e hanno incontrato più giornate di mal tempo.


Quando sono arrivati al Comune di Cagliari hanno timbrato il passaporto del pellegrino, simbolico riconoscimento della splendida avventura. Aldilà del valore che ciascuno dei pellegrini dà alla propria esperienza personale, il Cammino 100 Torri rappresenta un esperimento ben riuscito di turismo sostenibile. Economico ed ecologico, a stretto contatto con la natura e con se stessi, il turismo dei cammini è una nuova frontiera di turismo per tutti. Quello di 100 Torri che presto verrà spiegato in un’ utilissima guida, è un Cammino unico nel suo genere, non legato a una religiosità particolare, ma alla spiritualità di ciascuno.

L’intero periplo della Sardegna è sicuramente impegnativo e non tutti dispongono di 60 giorni di fila liberi, ma il bello sta proprio nel fatto che se ne possono percorrere anche solo alcuni tratti, magari quelli in cui si trovano siti che si desidera visitare: «È stato un giro dell’Isola alla volta della cultura e delle cose che ancora non avevamo visto – ha spiegato Nicola- o non eravamo riusciti a vedere: Porto Flavia, Torre Grande, il faro di Marconi è tanti altri posti che ci faceva piacere conoscere e scoprire».

La prima volta il giro è stato affrontato in senso antiorario, questa volta seguendo la direzione delle lancette, ma non è stata la stessa cosa: «Pensiamo di rifarlo in senso antiorario – ha annunciato Nicola- affrontare quasi alla fine il territorio di Baunei ci ha stancato molto di più che affrontarlo all’inizio». Ma se pensate che Nicola si fermi vi sbagliate, il Cammino viene migliorato e studiato continuamente: « Sicuramente nei prossimi mesi ripercorreremo a pezzi il cammino – ha concluso Nicola- affronteremo le varie vie che compongono il nostro cammino in piccoli tratti di 5 o 7 giorni circa».

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