(VIDEO) Eva Longoria in Sardegna: “Amo l’isola, è uno dei miei posti preferiti. Il Forte Village? Un paradiso”
Alla conferenza stampa di presentazione del festival, la protagonista della celeberrima serie tv "Desperate Housewives" ha usato parole al miele per la Sardegna.
Eva Longoria è arrivata in Sardegna dove è stata invitata come ospite d’onore del Filming Italy Sardegna Festival.
Alla conferenza stampa di presentazione del festival, la protagonista della celeberrima serie tv “Desperate Housewives” ha usato parole al miele per la Sardegna.
«Amo la Sardegna – ha detto l’attrice di origini messicane guardando negli occhi il presidente della Regione Christian Solinas – è uno dei miei posti preferiti. Ora lo è ancora di più perché ho conosciuto il Forte Village». «È un paradiso – ha detto Eva Longoria passando dall’inglese allo spagnolo e rivolgendosi all’amministratore delegato del resort Lorenzo Giannuzzi – verrò a vivere qui un giorno».
Eva Longoria – Forte Village 2019
The Filming Italy Sardegna Festival has officially started! Here's what Eva Longoria has to say about Forte Village! ..#pressconference
Gepostet von Forte Village Resort am Donnerstag, 13. Juni 2019
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“Mai mettere il pane capovolto in tavola”: ecco perchè in Sardegna (e non solo) si evita di farlo
Tra storia e religione, ecco il perchè i nostri nonni ci hanno sempre proibito di mettere il pane capovolto sulla tavola
Secondo la tradizione sarda ( ma non solo) il pane messo al contrario sul tavolo da imbandire è portatore di disgrazia e comunica mancanza di rispetto nei confronti degli altri commensali. Sicuramente i vostri nonni, almeno una volta, vi avranno sgridati nel vedervelo fare, ma forse non vi hanno mai spiegato il perchè tenevano al fatto che il pane venisse messo in tavola nel verso giusto.
Le spiegazioni sono varie e affondano le radici nell’antichità.
La prima, quella che tutti probabilmente conoscono, è legata alla religione. Il pane da sempre simboleggia il corpo di Cristo e chiaramente non è cosa bella e gradita che lo si presenti capovolto.
Ma esiste un’altra spiegazione, storica, che affonda le radici nel Medio Evo e che dalla Francia, di bocca in bocca, potrebbe essere arrivata in Italia e poi in Sardegna. Nel Quattrocento, infatti, quando purtroppo era molto in voga la pena di morte, i fornai del regno avevano una sorta di “codice” tra loro.
Il pane è sempre stato visto, come dicevamo, alla stregua di un alimento sacro e quando i fornai erano costretti a venderlo ai boia che tanto disprezzavano, lo facevano preparandolo di bassissima qualità e porgendolo capovolto agli aguzzini. Si dice che fu per questo che il monarca Carlo VII escogitò la soluzione di far lavorare i boia incappucciati, così da non essere riconosciuti.
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