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Detenuti in aumento nell’Isola: a Cagliari-Uta record

carcere di uta

«Complessivamente in Sardegna, in un mese, è aumentato il numero di detenuti passati da 2148 del 30 aprile a 2190 del 31 maggio. I reclusi definitivi sono 1734; in attesa di primo giudizio 250. L’incremento maggiore di ristretti si registra nella Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Cagliari-Uta dove le persone private della libertà sono ben oltre il limite regolamentare. Attualmente infatti ci sono 587 reclusi (erano 572 il mese scorso) per 561 posti, 26 donne e 151 stranieri (25,6%) con una sezione destinata al regime di alta sicurezza». Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, esaminando i dati diffusi dal Ministero della Giustizia che fotografano la realtà detentiva al 31 maggio 2019.

«La situazione – sottolinea – non è rosea neppure a Oristano, anche se meno pesante (268 detenuti per 265 posti). Occorre tuttavia ricordare che nella Casa di Reclusione “Salvatore Soro” di Massama sono reclusi prevalentemente ergastolano in regime AS1 e AS3”. I detenuti sono aumentati anche al “Giovanni Bacchiddu” di Sassari-Bancali. Oggi 447 (156 stranieri 34,8% – 12 donne); lo scorso mese 421. Benché sia entro i limiti regolamentari per la capienza (454), la Casa Circondariale sassarese è una realtà molto complessa in quanto ospita anche una sezione del 41 bis con 91 ristretti. È al limite della capienza, come sempre, il San Daniele di Lanusei (32 per 33), dove si trovano sex offender e protetti. Nel carcere di “Badu ‘e Carros” di Nuoro si trovano invece 221 reclusi, erano 215. I posti sulla carta sono 377 in realtà una sezione di 140 posti è chiusa per lavori di ristrutturazione».

«Nelle carceri di Nuchis-Tempio Pausania (149 presenti per 168 posti +5) e nel “Giuseppe Tomasiello” di Alghero (128 per 156 +9) i numeri dicono che le condizioni detentive sono adeguate. Nel caso di Tempio tuttavia è ancora irrisolto il problema dell’acqua non potabile per la presenza di metalli pesanti. Vi è infine da segnalare – conclude Caligaris – il sotto utilizzo delle Colonie Penali. A fronte di 692 posti disponibili sono occupati poco più della metà (358) con una presenza di stranieri pari a 257 (71%). La percentuale più significativa di persone prevalentemente extracomunitarie spetta a “Is Arenas” con 77 stranieri su 97 detenuti (79%)».

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