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Cagliari trema: tutti pazzi per costruire  enormi obbrobri nuragici

Chi non ha un cuggino con due “g”, stravanato, come quello di Elio, che le spara grossissime? È capace di compiere imprese ai limiti della fantascienza, ingigantisce tutto per stupire con effetti speciali. Sembra che a Cagliari i cuggini di questo genere abbondino tra i politici. Ovviamente in campagna elettorale la tentazione di spararle grosse aumenta, e le proposte si fanno sempre più fantasiose e mirabolanti, la parola d’ordine è stupire, attirare l’attenzione, e cosa c’è di meglio di un nuraghe di 300 metri?

Sì sì, avete capito bene, il candidato alle Comunali di Cagliari della Lega, Michele Poledrini, propone un nuraghe di 300 metri, enorme, grigio, imponente proprio sullo skyline del porto, per lasciare a bocca aperta chi arriva dal mare e dal cielo, per gridare al mondo la nostra nuragitudine, per caratterizzarci con un simbolo identitario unico e riconoscibile anche da Marte, dobbiamo rilanciare il turismo e il modo migliore per farlo è costruire una “Corazzata Potemkin” (cit.). Che ci fanno Irina e Igor appena sbarcati, a Barumini, se possono farsi un selfie da urlo con un nuraghe finto ma spaventosamente grande alle spalle? Per la cronaca la Torre Eiffel, guglia inclusa, è alta 324,82 metri, fatevi due conti dell’ingombro di un nuraghe di queste proporzioni.

Ma le cose grandi brutte e cattive ai politici piacciono. A dicembre ci aveva provato Raffaele Onnis, col bronzetto gigante, ve lo ricordate? Un bel Pugilatore di Mont’e Prama smisurato a dire “Beni benius” ai crocieristi, vuoi mettere? Frank e Rose, per le nozze d’argento si regalano la seconda luna di miele da New York, una mega crociera a Cagliari, oh yesss wondeful Sardinia. Loro hanno la Statua della Libertà? E noi li umiliamo col bronzetto della sardità…

E se a queste proposte aggiungessimo la funicolare sotterranea? Magari non sarebbe neanche male, se Cagliari non si trovasse nella terra, culla di tutte le civiltà del mediterraneo antico. Ma è ragionevole pensare di costruire una funicolare sottoterra a Cagliari, se quando scavi per seppellire il canarino in giardino trovi tre monete romane, un gioiello punico e sei pintadere?

E se facessimo un trittico: un bronzetto gigante accanto a un nuraghe gigante che arrostisce un maialetto gigante in un fosso gigante che rimarrebbe aperto e con lavori bloccati (giustamente) dalla soprintendenza saecula saeculorum? Si fa per scherzare, noi. Ma l’archeologia è una cosa seria, e anziché proposte strampalate i programmi politici per Cagliari dovrebbero incentrarsi sulla valorizzazione di questa immensa (potenziale) ricchezza.

Per fortuna i cagliaritani, quelli veraci, a cui non manca l’ironia sul web si scatenano. Quelli più drastici invitano i politici dalla fervida fantasia a collocare i suddetti monumenti in “Conch’e lettu”, mentre i più creativi rilanciano, e le proposte si moltiplicano: dalla zeppola gigante di Mariuccia, a un’immenso vassoio di burrida, dalla teleferica che dal Molo Crociere porta direttamente al mercato di San Benedetto a un cavallo gigante. Un cavallo gigante a Cagliari? Eh sì, alle proposte assurde che a tutto mirano fuorché al bene della città, Cagliari risponde con un cavallo, a buon intenditor poche parole…

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