Joint Stars 2019, la ministra Trenta in Sardegna: “Esercitazioni fondamentali per l’Italia”
«È una necessità imprescindibile per ogni Paese che voglia garantire il massimo grado di sicurezza per i propri cittadini». Così Elisabetta Trenta ha definito la maxi esercitazione militare Joint Stars 2019 in corso anche in Sardegna.
«Le esercitazioni Joint Stars rappresentano da alcuni anni un fondamentale momento di verifica della capacità di risposta dello strumento militare nazionale ai nuovi scenari di crisi, pienamente rispondenti ai criteri di addestramento della Nato. La spiccata connotazione Joint, combined e interagenzia della Joint Stars 2019 hanno conferito all’esercitazione una dimensione significativamente più ampia rispetto alle precedenti edizioni, confermando la sua altissima valenza nel più vasto contesto delle maggiori esercitazioni delle forze armate». Queste le parole della ministra della Difesa Elisabetta Trenta, arrivata questa mattina in Sardegna per assistere ad alcune fasi della maxi esercitazione Joint Stars 2019 in corso alla base aerea di Decimomannu.
«Abbiamo voluto conferire alla Joint Stars un carattere spiccatamente interagenzia, inteso cioè a testare e a sviluppare una efficace capacità di intervento, anche in un quadro di cooperazione sinergica con altre articolazioni dello Stato – ha spiegato Trenta -. Attività di questo tipo rispondano pienamente al consolidamento delle capacità dello strumento militare in chiave interforze ed internazionale, oltre che per la prima volta interagenzia. Queste attività sono irrinunciabili per garantire l’efficienza e l’efficacia delle nostre forze armate, e come conseguenza, la sicurezza del nostro paese, dei nostri partner ed alleati, nei confronti, di uno spettro della minaccia sempre più, ampio e insidioso. Joint Stars rappresenta da alcuni anni un’eccellente opportunità in termini di interoperabilità, di integrazione, di partecipazione nonché di ottimizzazione di risorse, nella prospettiva di un nostro futuro impiego in operazioni nazionali, multinazionali e di coalizione».
«La Difesa dei prossimi anni sarà sempre più uno strumento integrato all’interno di un vasto concetto di sicurezza collettiva, parte integrante di una vera e propria strategia generale di sicurezza nazionale – ha concluso il capo della Difesa -. Oggi viviamo in un mondo caratterizzato da crescenti situazioni di instabilità geopolitica che pongono delicati problemi di difesa e di sicurezza, interna e internazionale, uno dei quali riguarda certamente la prevenzione della minaccia cyber. È una necessità imprescindibile per ogni Paese che voglia garantire il massimo grado di sicurezza per i propri cittadini».
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