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L’ex Cagliari Dario Silva si racconta: “Gli agenti mi hanno rubato tutti i soldi, ho una gamba amputata e faccio il cameriere”

Foto Cagliari Calcio

In campo per tutti era Sa Pibinca, la scimietta, che faceva esultare di gioia oppure infuriare i tifosi del Cagliari. Sì perché Dario Silva è sempre stato un giocatore imprevedibili, in grado anche nella stessa partita di fare gol impossibili e poi di sbagliare due o tre volte solo davanti al portiere. Proprio per questa sua follia buona quando giocava è rimasto indelebile il suo ricordo tra i tifosi rossoblù. Da quando ha lasciato Cagliari e da quando poi ha smesso con il calcio però la vita è stata davvero dura per il giocatore uruguaiano.

Dario ha raccontato il suo momento difficile nel programma Jugones de la Sexta della spagnola Chiringuito TV: «Nel 2006 ho deciso di smettere con il calcio perché a mio padre diagnosticarono una brutta malattia e i dottori mi dissero che avrebbe avuto al massimo tre mesi di vita. Decisi così di passare accanto a lui il poco tempo che ci restava. Ma proprio in quel periodo fui vittima di un incidente d’auto nel quale ebbi una brutta frattura scomposta alla gamba destra. Fui operato ma parte della mia gamba venne amputata».  Come se non bastasse però Dario Silva racconta che nei mesi immediatamente successivi al suo incidente i suoi agenti approfittarono della situazione per rubargli la maggior parte dei suoi guadagni da calciatore.

L’ennesimo colpo beffardo del destino per Sa Pibinca che ora cerca di arrangiarsi con qualche lavoretto a Malaga, città dove ha giocato fino al 2003 e dove ha deciso di rimanere a vivere: «Faccio il cameriere in una pizzeria della mia città per cercare di sopravvivere». Una situazione sicuramente non semplice per Dario che a 46 anni e con un’invalidità alla gamba ha dovuto reinventare la propria vita.

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