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Mistero a San Gavino, chi c’è dietro la pagina Facebook “Basta Murales”?

“Basta con i soldi pubblici usati per imbrattare i muri. Ci sono marciapiedi pieni di erbacce, strade pieni di buchi, strade buie, cacca di cane ovunque. Perché il comune non investe i soldi in queste cose?” si legge in uno dei primi post. Nessuno sa chi ci sia dietro questa protesta, perché per il momento gli autori preferiscono restare anonimi, però evidentemente inaugurare una pagina Facebook a San Gavino al grido di “Basta Murales” è piuttosto eclatante visto che ormai nel paese i murales sono diventati una questione identitaria. «Questa “cosa” non è nata da pochissimo – spiegano gli autori del post via Messenger- ma è dentro la pancia di tutti quei cittadini che non hanno il coraggio di schierarsi contro questo sistema. Noi siamo un gruppo di onesti contribuenti e riteniamo che prima dei murales vengono i sangavinesi, prima i sangavinesi!».

Ieri a San Gavino si inaugurava l’opera “le piccole contraddizioni della vita” realizzata dall’artista Effe, in Viale Trieste, a cura dell’Associazione Culturale Skizzo. «Non si può affermare con certezza che il comune stia finanziando pesantemente questi “artisti” – proseguono da “Basta Murales” – ma siamo certi che questi disegni sono troppi e troppo colorati e tutti questi colori non si sposano con il contesto delle nostre case in mattoni e preferiamo che siano così come le abbiamo fatte. Basta!». Ivan Licari, vice presidente dell’Associazione Skizzo, che organizza eventi e promuove la realizzazione di murales a San Gavino risponde: «Non abbiamo idea di chi si celi dietro questo profilo Facebook, ma di sicuro non sono in tanti, la stragrande maggioranza delle persone a San Gavino ama i murales, e ne va orgoglioso. La nostra associazione per lo più si autofinanzia, se ci sono zone trascurate, non dipende dal fatto che si facciano i murales».

Sulle prime la paternità della pagina è stata attribuita a una persona che per scherzo aveva esposto lo striscione con la scritta “Basta Murales”, in realtà però l’autore dello striscione non c’entra nulla: «Quella persona voleva solo fare uno scherzo – spiega Ivan Licari – era con noi ieri all’inaugurazione del murale, lo ha fatto anche altre volte, sono altri gli autori della protesta, ma dubito che avranno molto seguito». Sono gli stessi fondatori della pagina a confermare quanto affermato dal vice presidente di Skizzo: «Quella scritta è stata fatta da una persona per scherzo ma per noi è stata la scintilla per creare questa pagina». Gli “anti murales” assicurano di voler portare avanti una protesta pacifica e avere intenzione di organizzare altre forme di protesta, e alla fine confermano il sospetto che fin dai primi momenti in cui è apparsa la pagina aleggiava a San Gavino, che dietro l’iniziativa ci fosse un progetto politico: «Se riusciamo a raggiungere 1000 persone – hanno concluso dalla pagina “Basta Murales”- che la pensano come noi, allora pensiamo di uscire allo scoperto, candidarci per le prossime comunali e governare per il paese e per pulire le strade».

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