Pula: la centralissima piazza del Popolo, dove l’incuria regna sovrana
“I cittadini e i commercianti hanno fatto la loro parte con il rifacimento delle facciate e dei locali”, ma "l'estate è alle porte. E' ora che intervenga anche il comune su verde pubblico e decoro urbano", scrivono i consiglieri di opposizione pulesi
Pula – I Consiglieri di minoranza attaccano il Comune su verde pubblico e decoro urbano Ancora una volta, dai banchi dell’opposizione viene evidenziato lo stato di incuria e abbandono in cui versa il paese, in particolar modo la centralissima piazza del Popolo con alberi rinsecchiti ed erbacce. I Consiglieri di minoranza chiedono maggiore attenzione e un decoro urbano degno di una cittadina a vocazione turistica.
“I cittadini e i commercianti hanno fatto la loro parte con il rifacimento delle facciate e dei locali”- scrive l’opposizione sul blog Pulaonline – “Ora ci aspettiamo un segnale concreto anche da parte dell’Amministrazione. L’estate è alle porte. Senza volerci addentrare sulle tematiche relative alla “promozione turistica”, dal punto di vista della semplice accoglienza consideravamo la richiesta una sorta di sollecito per garantire un minimo di decoro ad una parte del paese che turisti e cittadini considerano “il salotto buono” della nostra cittadina.
Eravamo alla ricerca di un segnale di approvazione e condivisione soprattutto dopo che i privati avevano fatto la loro parte per rendere il centro storico all’altezza di una località turistica, con rifacimenti di facciate e restyling dei locali commerciali. Inutile dire che la nostra iniziativa, ovvero quella di pubblicare le nostre rimostranze, non ha avuto riscontro. Prima di pubblicare il nostro post eravamo persino indecisi poiché pensavamo che a breve sarebbero intervenuti in forze gli operai del comune e la ditta del verde per provvedere. Le foto che alleghiamo rendono sicuramente più delle parole. Nella loro inconfutabile realtà, esse documentano solo in minima parte l’incuria che purtroppo, ogni cittadino può constatare di persona in tutto il suo degrado”.
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