Site icon cagliari.vistanet.it

Scrive un post: “Vado in Kenya, servono scarpe da calcio per i bimbi” e Cagliari si mobilita

La missione di Mugunda si trova a Nyeri in Kenya. A gestirla da circa 40 anni c’è Padre Romano Filippi, che oltre ad aver portato l’acqua corrente ha fatto costruire diverse strutture. A sostenere il missionario per 10 anni c’è stato anche un gruppo di sardi chiamato “Una mano per l’Africa” fondato da Massimo Moi e Giusy Dessì, che ha contribuito attraverso la realizzazione e la vendita di calendari, alla costruzione della scuola di Arti e Mestieri. Quest’anno il gruppo non ha realizzato il calendario, ma Mimmo Mastrangelo e Roberta Parisi che fanno parte di “Una mano per l’Africa” hanno voluto continuare questa tradizione e hanno realizzato il calendario per il 2019.

Le copie, 2mila, sono state vendute tutte e Mimmo e Roberta la prossima settimana raggiungeranno Padre Romano a Nyeri per consegnargli il ricavato della vendita, probabilmente, se non ci sono altre emergenze, la somma sarà destinata alla costruzione di un’altra aula della scuola. «A Mugunda ci sono tanti bambini – ha spiegato Roberta, l’autrice del post- Padre Romano ha costituito una grande comunità e ieri mi ha chiesto se potevo portargli qualche pallone e delle scarpine da calcio perché lì il calcio è molto amato ed è lo sport più economico e facile da praticare».

Roberta allora, ieri senza immaginare che il suo appello sarebbe stato non solo ascoltato, ma ampiamente condiviso, ha pubblicato un post su Facebook in cui ha scritto: “Sarebbe bello se riuscissimo a portare completini da calcio e scarpette di qualsiasi numero e qualsiasi taglia… Perciò se qualcuno di voi ha figli che giocano a pallone o conosce qualcuno, qualche squadra che può donarli ( ovviamente anche usati), io li porto volentieri, e facciamo felici questi bimbi! … tanto per me ho pochissimo bagaglio e porto tutto per loro )”. «Non mi aspettavo che mi scrivessero così tante persone – ha raccontato entusiasta Roberta- diverse società sportive come La Gioventù Assemini Calcio, Sant’Antioco, Sestu e anche una società di Cagliari, hanno offerto l’attrezzatura completa, qualcuno ha offerto dei palloni. Mi hanno scritto tante mamme per offrirmi tute, completini.

Se le società sportive ce ne regalano un certo numero si potranno anche organizzare dei tornei a squadre. Adesso devo coordinare un po’ il bagaglio, per il trasporto». Alle società di calcio si è aggiunta anche qualche società di altre discipline, ma ovviamente è difficile praticare gli altri sport perché non ci sono gli spazzi adatti: «Mi hanno proposto dei palloni da volley – ha concluso Roberta- qualcuno mi ha chiesto se anche le bambine giocano a calcio. Immagino di sì, ma non ne sono sicura, in ogni caso sono una ex insegnante di educazione fisica, magari qualche pallone da pallavolo me lo porto così almeno i fondamentali del volley li posso insegnare..».

Exit mobile version